
Che strana questa città ( ma in queste condizioni è davvero od ancora città?) che non parla, non sente, ma soprattutto non vede.
Esagerato penserà subito il perbenista, quello che non vuole scandali, quello che è perché tutto taccia, e che al massimo tollera il sermone domenicale purchè nelle maglie della tranquillizzante ovvietà.
La foto invece non perdona
Né perdona l’osservazione. La fregatura è che però occorre alzare gli occhi verso l’alto, verso le foglie macchiate e sulle quali alligna quella che sembra una cocciniglia fortemente infestante
Sono anni che lo denunciamo, ma inutilmente.
Qualcuno ha tagliato le piante( magari per salvarle) o le ha aiutato a seccarsi, forse.
Eppure basta chiedere ad un fioraio qualsiasi e vi dirà che basta eseguire 2-3 trattamenti all’anno con olio minerale magari addizionato ad un insetticida ad ampio spettro ed eseguire adesso in primavera una forte potatura non solo dei rami più alti ma anche dei rami interni in modo da far respirare la pianta.
Ed il fenomeno interessa anche gli allori del parco della grotta.
E pensare che nella mitologia greca l’alloro era una pianta sacra e simboleggiava la sapienza e la gloria la fama, il trionfo e l'onore e che per coronare la testa degli atleti vincitori nei giochi Pitici o Delfici si usava una corona di alloro.
E pensare che oggi si usa il termine “laureato” per chi ha terminato il percorso accademico di studi e ma questo termine deriva dalla corona di alloro con cui si cingeva la testa ai poeti come massima onorificenza, così il poeta diveniva “laureato”.
Ve l’immaginate una corona d’alloro infestato da cocciniglia?
“Nei casi difficili, io mi rivolgo a lui, ed egli sempre mi ascolta. Giuseppe viene avanti con calma, col suo asinello, e arriva sicuramente alla meta. Abbiate fiducia in lui, che parla poco, talora niente, ma può assai…”(Papa Giovanni XXIII).
La Novena:
Inizia oggi 10 marzo presso la Chiesa del Collegio e si conclude il 18 marzo: alle ore 16,30
Ogni giorno alle ore 17.00 S. Messa con omelia e atto di affidamento a San Giuseppe (P. Francesco Capparelli)
DOMENICA 10 e 17
la Santa Messa della sera sarà celebrata solo alla Chiesa del Collegio
MARTEDI 19 MARZO 2013 “Festa di San Giuseppe”
Ore 06.00 - 08.00 e 11.00: Santa Messa
Ore 16.30 Processione per le vie cittadine (Chiesa Collegio; Via: Indipendenza; Dogana; Margherita; Nazionale; Umberto I; rientro nella chiesa Collegio)
Ore 18.00: Santa Messa e affidamento della comunità dei fedeli a San Giuseppe
Si ringraziano: tutti i fedeli che contribuiscono con la propria offerta e partecipazione alla fattibilità dell’annuale ricorrenza, il Comando della Polizia Municipale, per la disponibilità alla scorta della processione; e la banda musicale M. Aloe.
L’appuntamento era in via Margherita, nei pressi dell’incrocio con la SS18, alle ore 18,30.
Piove, lentamente, ma piove. Tenaci le donne di Amantea, in particolare della associazioni che hanno promosso la manifestazione, poche, in verità, rispetto a quante potevano essere, sono lì, puntuali.
Trovano riparo sul marciapiede della vecchia pizzeria, sotto un balcone.
Aspettano pazientemente le 19,00 e puntuale prende il via la sfilata. Pioggia o non pioggia.
Ad assisterli i Vigili Urbani con l’unica auto di servizio che precede ed un vigile “ombrellato” che segue a piedi e blocca il lungo corteo di autoveicoli che si forma al procedere del gruppo di donne, giovani, soprattutto, e dove “brilla” qualche uomo, compresi due consiglieri della maggioranza ( Pugliano e Miraglia) e qualche “auserino”. Dietro a chiudere e proteggere il gruppo Michele Vadacchino, il vicesindaco, con la sua autovettura a bloccare il corteo di auto.
La pioggia non aiuta il procedere del gruppo ed occorre anche stare attenti alle fiaccole che possono essere spente dall’acqua.
Intanto l’assessore Mazzei presidia il campus ed insieme alla prof Gagliardi organizza il tutto. Alcune giovani studentesse sono lì pronte ad offrire una mimosa ad ogni donna che partecipa a questa giornata.
E mentre la sfilata si svolge nelle vie cittadine la gente prende posto nell’ampia sala dove il Suite Lyric Quartet si prepara a suonare e la soprano Maria Cristina Terranova scioglie la sua voce
Qualche foto, le mimose e poi è musica e canto
Ed anche la fastidiosa pioggia infine si calma.