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Un gruppo di immigrati, in prevalenza afghani e pakistani, nel pomeriggio di ieri, giovedì 7 febbraio, ha bloccato il traffico automobilistico su via Mario Nicoletta, all'incrocio con via Pignataro, nel centro di Crotone.

La mancanza del permesso di soggiorno impedisce loro non solo di lavorare ma anche di muoversi per raggiungere luoghi dove trovare lavoro.

Da qui la protesta per i tempi che gli immigrati trovano troppo lunghi, inaccettabilmente lunghi.

Del rilascio la Questura di Crotone, che è competente perché, a suo tempo, quegli stranieri sono stati ospiti del centro di accoglienza di Isola Capo Rizzuto dopo il loro arrivo in Italia.

Gli stranieri, circa una sessantina.

Essi, inoltre, hanno evidenziato quanto sia difficile e duro trascorrere la notte all'addiaccio nel periodo più freddo dell'anno.

Sul posto sono intervenuti gli agenti dell'Ufficio immigrazione della Questura ed i loro colleghi della Digos.

Come al solito la questione si è sbloccata solo quando è stato loro assicurato che i tempi per il rilascio dei permessi di soggiorno verranno accelerati e che potranno utilizzare i locali della stazione ferroviaria durante le loro notturne per difendersi dalle temperature rigide.

Intanto la Caritas con il loro camper da stasera assicurerà pasti caldi agli immigrati.

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Dopo averlo trovato con la ragazza in camera da letto dai suoi familiari, la suocera ed un cognato lo hanno aggredito con tubi in gomma e mazze di legno. Poi il padre della giovane aiutato dal fratello, dopo averlo preso per le gambe e le braccia,hanno gettato dal balcone della camera posta al primo piano dell’abitazione,da un altezza di circa 5 metri.

I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Crotone, al comando del Tenente Marco CURRAO, in tarda mattinata, hanno proceduto all’arresto di IORNO FRANCESCO, 70enne e suo figlio IORNO EFRAIM, 25enne, entrambi commercianti originari di Crotone e già noti alle forze dell’ordine, per tentato omicidio e di BIANCHINI ELENA, 55enne, casalinga, moglie del Francesco, per lesioni gravi nei confronti del fidanzato della figlia.

Tutto ha inizio nel corso della notte, quando la Centrale Operativa del Comando Provinciale dei Carabinieri viene allertata da una richiesta di intervento proveniente da una ragazza che raccontava di un’aggressione subita dal fidanzato ad opera dei familiari di lei.

Mentre la pattuglia del Nucleo Radiomobile arrivava sul posto, un ragazzo seminudo, con evidenti escoriazioni, i denti ed entrambi i polsi rotti, giungeva a piedi presso il pronto soccorso dell’Ospedale dove dichiarava di essere stato aggredito.

I militari, coordinati dalla Compagnia di Crotone, diretta dal Capitano MANCINI, venivano pertanto indirizzati all’ospedale dove il ragazzo raccontava che poco prima, a casa della fidanzata, dopo essere stato trovato con lei in camera da letto dai suoi familiari, veniva aggredito. Ed ancora che dopo essere stato violentemente percosso con tubi in gomma e mazze di legno sia dalla madre della ragazza che da un fratello, veniva assalito dal padre che aiutato dal fratello, dopo averlo preso per le gambe e le braccia, lo aveva gettato dal balcone della camera posta al primo piano dell’abitazione, da un altezza di circa 5 metri.

I Carabinieri, presso l’abitazione indicata dalla vittima, ubicata in via Unione Europea, traversa di via nazioni Unite, rinvenivano numerosi elementi che confermavano in toto le dichiarazioni rese dai due fidanzati e consentivano di cristallizzare la posizione dei coniugi IORNO e del loro figlio Efraim e giungere dunque al loro arresto. Viva la soddisfazione espressa dal Comandante Provinciale, Col Francesco IACONO, che si è complimentato con tutti i carabinieri operanti.

I tre arrestati, al termine delle operazioni di rito, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, sono stati tradotti presso il carcere di Crotone e quello di Castrovillari (Il Crotonese)

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Giunge a conclusione il processo “Tramontana” e regge, in definitiva, l’impianto accusatorio messo in piedi dal sostituto procuratore della Direzione distrettuale antimafia Pierpaolo Bruni.

Non luogo a procedere per otto imputati, assoluzione per altri sette e cinque le dichiarazioni di prescrizione.

Ben 43 invece le condanne. La più mite a tre anni di reclusione per l’imprenditore Emilio Iuticone, la più pesante a 14 anni che il Tribunale ha inflitto al boss cutrese Nicolino Grande Aracri accusato di estorsione aggravata. Ce n’è anche per due collaboratori di giustizia: Luigi Bonaventura e Domenico Bumbaca. Ma ecco le condanne:

Il Tribunale ha condannato: Antonio Macrì (44 anni, Crotone) a 12 anni di reclusione;

Salvatore Macrì, (41 anni, Crotone), a 10 anni;

Antonio De Biase (43 anni) a 12 anni di reclusione;

Antonio Cava (61 anni, Crotone), a 6 anni e 6 mesi;

Giuseppe Colacino (59 anni, di Cutro), a 9 anni;

Rosario Giovanni Colacino (56, Cutro), a 6 anni e 6 mesi;

Gaetano Corigliano (66, Crotone), a 6 anni e 3 mesi;

Salvatore De Luca (64, Cutro), a 4 anni;

Maurizio Del Poggetto (43, Crotone) a 8 anni e 3 mesi;

Nicolino Grande Aracri (54, Cutro), a 14 anni;

Vito Mazzei (36 anni, Crotone), a 9 anni;

Alberto Stirparo (60, Crotone) a 4 anni;

Domenico Elia ( 37 anni, Crotone) a 10 anni;

Alfredo Monteleone (37, Crotone), 6 anni e 6 mesi;

Paolo Corigliano (63, Crotone), a 9 anni;

Rocco Laratta (40, Crotone) a 12 anni;

Antonia De Meco (43 anni, Crotone), 12 anni;

Vittorio Raffaele (36, nato a Catanzaro ma residente a Milano) a 12 anni;

Girolamo Raso (50, di Siderno ma residente a Genova), 12 anni;

Gjergie Arjn (31, Scutari – Albania) a 12 anni;

Francesco Pinto (53, Cetraro), 12 anni;

Luigi Raso (54, Isola Capo Rizzuto), 12 anni;

Paolo Salsini (50, Santa Maria Del Cedro) a 6 anni e 8 mesi;

Salvatore Geraci (59, Crotone), 6 anni;

Luigi Bonaventura (41, Crotone), 5 anni;

Guglielmo Bonaventura (43, Crotone), 6 anni e 6 mesi;

Domenico Bumbaca (40, Crotone), 4 anni;

Emilio Iuticone (59, Crotone), 3 anni;

Francesco Mellino (53, Crotone), 8 anni;

Salvatore Sarcone (36, Crotone), 10 anni;

Francesco Campagna (42 anni, Crotone), 10 anni di reclusione;

Maurizio Crugliano (51, Crotone), 12 anni;

Luciano Gallo (38, Crotone), 10 anni;

Paolo Gallo (33, Crotone), 10 anni;

Massimo Gerace (44, Crotone), 10 anni;

Osvaldo Gerace (43, Crotone), 10 anni;

Sebastiano Gianpaolo (44, San Luca), 12 anni;

Antonio Laratta (32, Crotone), 12 anni;

Giovanni Martino (44, Crotone), 12 anni;

Angelo Muraca (49, Crotone), 10 anni;

Iliana Boyadjieva Alipieva (52, Crotone), 6 anni e 8 mesi;

Carmela Pisano (52, Crotone), 6 anni e 8 mesi;

Salvatore Turiano (50, Crotone), 6 anni e 8 mesi.

Assolti da tutti i reati loro contestati : Pasquale Sculco (53, Strongoli), Francesco Lavigna (43, Crotone), Giuseppina Scaletti (46, Crotone); Mario Laratta (32 anni, Crotone), Santo Torromino (60, Crotone), Domenico Viola (48, Crotone), Roberto Marseglia (45, Crotone).

Prosciolti per precedente giudicato: Annibale Barilari (41, Crotone), Gaetano Barilari (60, Crotone), Gianfranco Giordano (40 Crotone), Fortunato Giungato (32, Crotone), Giacomo Pacenza (44, Crotone), Salvatore Pettinato (35, Crotone), Luca Alfredo Policastrese (38, Crotone), Sergio Vrenna (55, Crotone).

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