Abbiamo parlato, non a caso, di un vero e proprio miracolo trattando della prima riunione della commissione consiliare guidata dal consigliere Giuseppe Maria Vairo con all’ordine del giorno “ Ipotesi di riqualificazione delle “CASE SCIULLATE” di Via Indipendenza”.
Un miracolo che gli amanteani aspettano da 75 anni.
Lo provano alcuni interenti su FB tra cui quello di Alfonso Frangione che scrive:” Bene. Speriamo che non rimangano solo parole. Come ho già detto, pure Berlino, Parigi, ecc. sono state bombardate ma poi le hanno ricostruite. Non si chiede molto. Rimanga a perenne ricordo una stele accanto all'attuale targa. Poi una ripulita, una bella piazzetta con la ghiaia, 4 panchine e 4 alberi e la "piazzetta dell’amore e del ricordo" é cosa fatta. Buon lavoro”
Di interesse diverso quello dell’architetto Eugenio Perri, il quale scrive :” Ottima iniziativa. Ma molto difficile sul piano della qualità dell'intervento che a mio vedere deve essere caratterizzato da una grande delicatezza salvaguardando il tessuto dei percorsi pedonali e i distacchi originari tra le abitazioni. Cosa ancora più difficile nella progettazione dell'intervento ricostruttivo è mantenere il fascino di quanto avvenuto nel tempo in quel posto :prima della tragedia , i caratteri stilistici ed edilizi ancora ci sono ; della tragedia stessa, occorre mantenere qualche segno della stessa come messaggio di autenticità ); e del nuovo che deve ricucire con il resto del centro storico. Il tutto non è facile ed il rischio elevato. Auguri”.
Una cosa comunque è certa ed è quella che i ruderi delle Case bombardate sono uno schiaffo alla bellezza del centro storico, come dimostrato, per tutto, dalla vergognosa chiusura di Via Duomo di cui si è interessata anche “Mi manda Lubrano”.
Esiste quindi una inaccettabile condizione di insicurezza alla quale occorre porre fine.
E questa è stata la prima decisa scelta della commissione consiliare peraltro, nel caso sorretta di tecnici che si sono prestati a collaborare la commissione su richiesta del presidente Vairo
Gli interventi di cui sopra mostrano un interesse degli amanteani, ancora scarso, seppur qualificato, ma siamo certi che tantissimi altri non ne hanno ancora parlato, ma sono attenti e sensibili alle decisioni dell’amministrazione.
Lo ha detto chi ha scritto “Finalmente. Valorizziamo il nostro territorio, la storia ci appartiene, diamo ai nostri figli la possibilità di conoscere anche quella del nostro paese”.
E lo mostra l’interesse continuo della Giunta Pizzino che ha partecipato al sopralluogo della zona con l’architetto e consigliere Giuseppe Maria Vairo, con lo stesso sindaco Mario Pizzino, con il capogruppo Enzo Giacco, con le consigliere di minoranza Francesca Menichino e Francesca Sicoli.
Tutti loro hanno “sposato” questo primo ma decisivo passo per la tutela del centro storico di Amantea e, ritengo, vogliano che si acceleri la velocità di questo movimento dopo anni ed anni di ignavia e di silenzio.
E poi, come è stato detto nella commissione di ieri, esiste la piena consapevolezza che c’è ancora tantissimo da fare per ridare alla città tutto il centro storico.
Per questo ricordiamo a tutti che ci sono monumenti, conosciuti o meno poco importa, che devono essere recuperati e strade e vicoli che devono essere riaperti e resi fruibili.
Il centro storico è troppo importante ed utile, sia culturalmente che turisticamente, per restare ancora abbandonato e svilito dalle tragedie della guerra e della dimenticanza umana.
E così, come affermato, ieri, in commissione, il problema delle case bombardate è il banco di prova per quanto altro c’è ancora da ristrutturare.
Ancora grazie, allora, a chi dimostrerà di amare Amantea ed il suo centro storico.
Intendiamo sia i privati, gli Arlia Ciommo, sia i politici ed in primis Giuseppe Maria Vairo, Mario Pizzino, Enzo Giacco, Francesca Menichino e Francesca Sicoli.
La commissione