Micro finanziamenti alle imprese per la lotta alla cimice asiatica
Per la cimice asiatica in tutto ci sono 80 milioni, di cui 40 nel 2010 e 20 milioni ciascuno nel 2021 e nel 2022.
Potranno accedere agli indennizzi le imprese dei territori colpiti dalla cimice asiatica (Halyomorpha Halys), anche se non hanno sottoscritto le polizze assicurative agevolate a copertura dei rischi.
Parliamo di somme sicuramente insufficienti visto che si tratta do un vero e proprio flagello
In Italia si sono già registrati attacchi su alberi quali: albicocco, ciliegio, fico, kiwi, caco, melo, pero, pesco, melograno, nocciolo, susino, noce, vite e ulivo.
Tra le ortive i danni maggiori si hanno su: pomodori, peperoni e fagioli.
Non solo ma la cimice asiatica può invadere le abitazioni prossime ai campi.
Le cimici cinesi svernano come insetti adulti alla fine dell’autunno.
Per svernare cercano anfratti nella vegetazione, ma possono anche cercare di entrare nelle abitazioni.
Ciò crea un grave pericolo d’infestazione nelle case limitrofe ai campi.
Negli ultimi anni sono frequenti le immagini di veri e propri assalti di migliaia di cimici asiatiche alle finestre delle case.
La cimice asiatica è arrivata negli Stati Uniti verso gli anni ’90.
In Europa compare sul finire degli anni 2000.
In Italia viene rinvenuta per la prima volta nel Modenese nel 2012.
L’autunno del 2016 è però il loro anno.
Una vera e propria invasione di cimici asiatiche colpisce tutto il Nord Italia.
Da allora la cimice cinese ha iniziato a diffondersi in tutto il Paese.
Pera ammalata dalla cimice
Invasione di cimici