Sono stata costretta a leggere sui giornali e sui siti web una nota anonima, cioè non firmata, secondo un vezzo troppo comodo perchè rende impossibile capire cosa e chi ci sia dietro e dare risposte, anche giudiziarie, edita da Vivi Amantea e nella quale mi si attacca pur essendo palesemente incolpevole di quanto ascrittomi.
Non ci sto più. Ora basta.
E mi vedo costretta a reagire .
Mi sembra inaccettabile che l'assessore Giusta si impegni a fare le luminarie e Vivi Amantea accusi supposte mie responsabilità.
E tutto questo pur avendo firmato la proposta di delibera di giunta per le luminarie presentata dal dr Caruso ma che poi non ha avuto l'esito sperato.
Ed è inverosimile che gli anonimi di Vivi Amantea non si informino su quanto( purtroppo) succede nel nostro comune e di chi sono le responsabilità di cosa avviene.
E che cosa significa affermare " Voi nel commercio avete dimostrato davvero ZERO! " e poi dichiarare che " E nel Turismo ancora meno." Meno di ZERO!
Che c'entrano le luminarie non realizzate ed i lampioni con le lampadine fulminate con il turismo.
E' facile capire che qualcuno ce l'ha con la mia persona e mi trascina per i capelli in una vicenda nella quale c'entro ben poco.
Sono addolorata che Amantea non attiri più e che voi commercianti non abbiate più clienti che riempiano i vostri negozi.
Ma un tempo era proprio il commercio il maggior attrattore amanteano, non certamente la luminarie.
Se Amantea attira poco, magari è perchè la gente non trova parcheggi, non per le luminarie, ma di questo nessuno parla.
Addirittura ci accusate di indurre la vostra chiusura quando affermate che il sistema commerciale è eccessivo rispetto alla utenza ordinaria dichiarando "Ma vi rendete conto che se il commercio sarà costretto a contrarsi per essere funzionale alla sola Amantea, più di tre quarti dei negozi non servirebbe più? ", come se l'amministrazione comunale VI abbia indotto ad aprire nuovi negozi e nuovi esercizi pubblici.
Non scherzate.
Il vero problema è che Amantea è diventata sempre più povera , che non c'è più lavoro, ( l'ultimo ufficio pubblico fu quello del giudice di pace), che la sanità non da più lavoro( dov'è la casa della salute), che il comune non da più lavoro, che c'è stata una imponente flessione dell'edilizia perchè non si vendono più case e quindi non c'è lavoro per operai edili e per gli artigiani.
Si chiama recessione ed interessa tutta la Calabria.
E certamente non fa paura la vostra minaccia :" ... e se gli associati ci chiederanno di protestare noi lo faremo in tutte le forme consentite dalla legge ..." , ma perchè voi che scrivete allora non siete associati, come io sospetto!
Ed infine per quanto attiene alla vostra minaccia ".....se ci chiederanno le vostre dimissioni noi non esiteremo.....", la vostra nota in realtà già le contiene
Chiudo invitandovi a rileggere quanto scrivete !
Che significa "Noi siamo allo strenuo delle forze ( strenuo significa valoroso, audace, forse volevate dire STREMO)e non possiamo permetterci di aspettare ancora, abbiamo diritto di difendere le nostre attività e lo faremo.
Amantea, cari amici, si difende insieme . Attaccare politicamente od una parte scelta di essa non risolve i pur gravi problemi della nostra città.