Re Lear attuale come non mai! Spesso si leggono frasi di secoli addietro che paiono scritte oggi, e poi quando si scopre che appartengono al tempo passato, si rimane meravigliato di fronte alla storia che a volte si ripete. Nel rileggere “Re Lear” di WilliamShakespeare, ci si imbatterà in questa frase sempre attuale: “Che epoca terribile quella in cui degli idioti governano dei ciechi”.
In Italia il Berlusca è riuscito a convincere anche coloro che sono stati sempre tiepidi nei suoi riguardi d'essere oggetto di un'inaudita persecuzione giudiziaria da parte di una magistratura che egli usava definire con epiteti poco lusinghieri, addirittura offensivi. Secondo lui, in questo Paese, non c'è un magistrato, sia che operi in un semplice tribunale sia che appartenga alla Corte Costituzionale, che non sia politicizzato e a lui avverso.
Un berlusconino che alla guida di una Ferrari lanciata a trecento orari travolge e uccide un vecchietto, e se ne scappa senza prestar soccorso, dirà immancabilmente, quando verrà preso, di esserne stato vittima, perché il vecchietto aveva bevuto. E troverà un tribunale che gli darà ragione.
Esaminando dunque costui:
“infatti non ho per nulla bisogno di citarlo per nome, ma era uno dei politici quello indagando sul quale io ricevetti un'impressione di questo genere, signori Ateniesi, e discutendo con lui - quest'uomo mi sembrò che a molte altre persone e soprattutto a se stesso sembrasse essere saggio, ma non lo fosse; e poi cercavo di dimostrargli che credeva sì di essere saggio, ma non lo era.” Platone, “L’Apologia”
L’arroganza, il narcisismo, l’egocentrismo, la protervia, la buffoneria, l’incoerenza, il trasformismo, l’incompetenza, l’improvvisazione, appartengono a buona parte dell’attuale classe politica e non sono la malattia, bensì i sintomi del male, che ha stravolto la politica in Occidente. Un morbo terribile, che fa perdere il senso delle proporzioni e che porterà alla rovina.
Gigino A Pellegrini & G elTarik