E’ martedì di carnevale.
La domanda insistente e scherzosa che viaggia sulla bocca degli amanteani è : pioverà nel pomeriggio?.
Scherzose anche le risposte ( c’è anche chi si tocca, ma tanto per ridere)
Ed in tanti aspettiamo le tre.
Non si sente il frastuono dei grandi( forse troppo grandi) amplificatori che spaccano le orecchie e fanno sobbalzare gli organi interni.
Uno sguardo verso il cielo non rassicura.
Ma è marzo e come dice la bellissima poesia di Salvatore Di Giacomo” Marzo: nu poco chiove
e n'ato ppoco stracqua torna a chiòvere, schiove; ride 'o sole cu ll'acqua.
Mo nu cielo celeste, mo n'aria cupa e nera, mo d' 'o vierno 'e 'tempeste, mo n'aria 'e Primmavera.
Ed alle 15 puntuale da spaccare il secondo ecco che arriva l’acqua.
Ma non la sola pioggia, addirittura la grandine( vedi foto)
Ma Di Giacomo continua la sua poesia con queste parole
“N'auciello freddigliuso aspetta ch'esce o sole, ncopp' 'o tterreno nfuso suspirano 'e viole...”
Ed insieme all’auciellu i ragazzi dei carri alzano gli occhi al cielo, quasi pregando il tempo pazzerello a smettere subito per dare la possibilità di celebrare questo carnevale contestato e piovoso.
Ed ecco che esce il sole.
Ma usciranno i carri?
Buh.
Ma ve lo faremo sapere più tardi.