Così diceva la canzone di Rino Gaetano che torna in mente di fronte alla delibera del servizio di tesoreria.
Ne parla anche Biagio Miraglia:
“Un altro scempio amministrativo - con relativo danno economico per i cittadini di Amantea - è stato compiuto giorno 21 luglio 2015.
Infatti, in tale data, la maggioranza - stavolta capeggiata dal Vice Sindaco (il Sindaco non era presente in Consiglio comunale) - ha approvato l'innalzamento del tasso debitore da riconoscere a Ubi Banca Carime dallo 0,50% all'4%. Lo scempio è stato consumato in quanto i nostri amministratori non hanno voluto procedere per tempo all'indizione del regolare bando di gara per l'assegnazione del servizio di tesoreria.
Facciamo un esempio pratico di cosa produce questa "brillante" operazione effettuata dall'Amministrazione in carica. Sull'utilizzo dell'anticipazione di cassa, richiesta dalla Giunta comunale per circa 3.300.000 di euro, il Comune (con il soldi delle nostre tasse) non pagherà più (per il periodo 1 luglio 2015/31 dicembre 2015) 8.250,00 euro ma pagherà ben 66.000,00 euro. "Sciala popolo (UBI BANCA CARIME) e viva Agnese (L'AMMINISTRAZIONE COMUNALE)".
Possiamo tranquillamente affermare che chi governa oggi non fa gli interessi dei cittadini, tutt'altro!
Ricapitoliamo: le tasse aumentano e i servizi ai cittadini diminuiscono.
La risposta di questa amministrazione è: c'è la crisi, non ci sono soldi!
Mi verrebbe da dire: e grazie, quelli che avete li gettate a mare!”