Ci scrive l’amico Cupelli, diportista,
“Sono 4 mesi che il porticciolo di Amantea è chiuso e ancora, dicono, ci vorranno almeno 10 giorni per completare i lavori di rimozione della sabbia.
Tutto ciò è VERGOGNOSO oltre che NON PIU’ ACCETTABILE.
Il comune, proprietario dell’impianto, incassa circa 300.000 euro all’anno, da una massa di poveri “fessi” , colpevoli solo di essere appassionati del mare, che non avendo altre alternative, sono stati costretti da tutte le amministrazioni politiche precedenti ad accettare un contratto di fitto, oneroso, privo di garanzie e scarso di servizi.
Un esempio per tutto è la pericolosità dovuta alla scarsa illuminazione dell’imboccatura del porto.
Ho letto nei mesi scorsi diversi interventi su questa situazione, interventi anche entusiastici sull’inizio dei lavori di riattivazione a “fine marzo” ovvero 3 mesi dopo la chiusura!!!
Cosi come ho letto dell’ottima iniziativa che prevede la richiesta di un finanziamento con fondi europei per il completamento del porticciolo e l’allungamento dei bracci in mare.
Ma questa iniziativa lodevole, conoscendo i tempi della burocrazia, non vedrà frutti prima di 3 anni, calcolando l’approvazione del finanziamento, completamento e verifica progetto, autorizzazioni varie, affidamento lavori, ecc. ecc. , senza contare l’inchiesta ancora aperta della magistratura e i problemi con il demanio ancora non risolti.
Per cui è necessario, attivare interventi per garantire la COSTANTE manutenzione della struttura per i prossimi anni.
Secondo il mio modesto parere, come già scritto e pubblicato su questa testata in passato, bisogna uscire da questa gestione ibrida, ed auspico a tal proposito un intervento risolutivo del Commissario prefettizio.
Due le soluzioni sempre secondo il mio modesto parere:
1)Si affida la gestione totale del porticciolo, compreso la riscossione dei canoni, alla cooperativa che oggi garantisce la sorveglianza della struttura, dietro pagamento di un canone al Comune ( per es. 150.000 euro annui) e garanzie sulla costante ed appropriata manutenzione.
Questo allo scopo di garantire la pulizia costante dell’imboccatura , il controllo degli ormeggi , la creazione di servizi oggi insufficienti, interventi celeri per ogni esigenza, ecc. ecc..
2)Il Comune assume la totale gestione del porticciolo, crea un conto corrente dedicato per l’incasso dei canoni ed un capitolo di bilancio vincolato esclusivamente al governo del porto, al contrario di quello che è avvenuto fino ad oggi ovvero le somme incassate dai diportisti usati per le spese correnti dell’Amministrazione Comunale.
Al fine di garantire idonee disponibilità economiche per far fronte a tutti gli interventi necessari e principalmente IMMEDIATI, per la conduzione ottimale della struttura portuale.
L’unica cosa che non vorrei e che come in passato, viste le imminenti elezioni, qualche politicante usi il porto per facile pubblicità e poi, spenti i riflettori, fregarsene altamente.
Ricordo ad esempio due donne rivali, una candidata sindaca (che punta a ricandidarsi, sic!) e l’altra poi eletta sindaca e da poco decaduta (per fortuna), fare a gara due anni fa a chi si interessava di più del porticciolo, incontri vari e foto con i pescatori, progetti mirabolanti, promesse, ricchi premi e cotillon e poi……. NIENTE, nada, nichts, rien, anything..... o meglio il porto inutilizzabile l’anno scorso per 3 mesi e ora per 4 mesi che forse diventano 5. Fantastico.
Rosario Cupelli (diportista)