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Riceviamo e pubblichiamo la nota della minoranza consiliare "Progetto Longobardi" che contesta la insostenibile pressione fiscale.

Scrivono Bruno e Cicerelli:

“La battaglia del gruppo consiliare "Progetto Longobardi"

 

contro l'insostenibile pressione fiscale e le criticità del servizio di raccolta differenziata ha indotto l'amministrazione comunale a prevedere riduzioni per la raccolta differenziata applicabili alle sole utenze domestiche.

"Non molliamo -afferma il capogruppo di minoranza Nicola Bruno- di fronte all'elevata tassazione locale e al disservizio della raccolta differenziata.

Né riteniamo sufficiente la riduzione prevista dall'amministrazione comunale per il mancato conferimento alla raccolta differenziata dei rifiuti organici".

La giunta guidata dal sindaco Giacinto Mannarino "prevede con la delibera n° 78 del 01/09/2016 la riduzione del 20% -dichiara Bruno- di ogni utenza, ma ad una serie di condizioni.

In primo luogo, la misura premiale viene limitata solo a coloro che "ne abbiano fatto preventiva richiesta", a cui, peraltro, la maggioranza aveva già promesso galline o compostiera, in cambio di uno sconto in bolletta, cosa mai avvenuta, il che esclude nuove richieste;

-vengono, inoltre, esclusi "tutti i contribuenti che non risultano in regola con gli adempimenti tributari";

-l'incentivo viene, poi, determinato "nella misura del 20% sulla parte variabile di ogni utenza", quindi non sull'intera bolletta.

Infine, in luogo di benefici monetari, l'amministrazione prevede "buoni spesa che il cittadino può utilizzare presso esercizi convenzionati".

La nostra proposta consiste nel prevedere benefici monetari in bolletta oppure determinare un premio superiore al 20%, in caso di buoni spesa, da utilizzare, beninteso, presso tutti gli esercizi locali".

Alla fine il premio "riguarderà pochi e si riduce a poca cosa: come al solito la maggioranza getta fumo negli occhi dei cittadini vessati da una tassazione esasperata e senza servizi".

Pubblicato in Longobardi

Longobardi– Il bilancio tracciato dal gruppo consiliare "Progetto Longobardi" sull'estate longobardese 2016 è negativo.

 

"Estate disastrosa per Longobardi, come era prevedibile".

E' questo il commento dei consiglieri di opposizione Nicola Bruno e Franco Cicerelli.

"Ma ci indigna -prosegue il capogruppo di minoranza Nicola Bruno- che nel giorno del lutto che ha listato di nero l'intero stivale, nel nostro comune, nessuno ha esposto le bandiere a mezz'asta.

Tale dimenticanza è sintomatica della poca attenzione che la maggioranza ha verso le persone, verso le 291 vittime del terremoto del centro Italia.

 

Negativissimo, poi, è il bilancio sull'estate 2016: cartellone estivo avaro, soprattutto nelle serate di punta, come il 14 ed il 15 agosto; intervento di disinfestazione e di derattizzazione insignificante; spiaggia sporchissima; raccolta dei rifiuti disastrosa, con ritiro effettuato a mezzogiorno, cumuli di sacchetti attaccati alle recinzioni e punti raccolta trasformati in vere e proprie discariche maleodoranti; perdite di liquami in varie parti del territorio ed ancora tasse, tasse, tasse.

 

Proprio nel mese di agosto i cittadini sono stati attinti da esose bollette dell'acqua 2015 che prevedono la quota fissa di euro 60 ed i consumi, dal 1° metro cubo fino a 200 metri cubi, tassati ad euro 0,90.

Peraltro, il comune non ha tenuto conto della necessaria riduzione per i cittadini del centro storico e dintorni, interessati all'ordinanza di non potabilità del 24 luglio 2015, ancora vigente, così come non ha tenuto conto di chi non è allacciato alla rete fognaria comunale, ugualmente attinto dal canone della depurazione, che come quello dell'acqua, è stato elevato a euro 60!".

La maggioranza -conclude Bruno- non si rende conto che i turisti ci stanno abbandonando anche perchè Longobardi, con questa amministrazione, è diventato il comune meno attrattivo del comprensorio.

I danni alla già debole economia locale sono irreparabili.

Siamo di fronte ad un'amministrazione che fa poco e quel che fa lo fa male".

Pubblicato in Longobardi

Basta, basta tagli!

È prossima la approvazione del Decreto Enti Locali da parte del Governo nazionale. E si prevedono tagli per 54 milioni di euro.

 

I tagli sono così ripartiti: 26 milioni per la Provincia di Cosenza, 22 per Catanzaro, 6 per Crotone, mentre la Provincia di Vibo Valentia è già in dissesto, e Reggio è città metropolitana.

 

Secondo il presidente Bruno “Questo significherebbe, in maniera inevitabile, il default per tutte le Province calabresi che non sarebbero più in grado di garantire servizi fondamentali, a partire da quelli legati alle funzioni attribuite all’Ente intermedio dalla riforma Delrio, come la manutenzione delle strade, e la sicurezza e fruibilità degli edifici scolastici”.

 

“Non solo- continua il presidente Bruno_ in sede di conferenza dei presidenti dell’Upi ho fatto presente in maniera decisa e determinata lo scenario drammatico che si profilerebbe nel caso cui venissero confermati questi tagli, e come la mancanza di fondi arrecherebbe un danno enorme alle nostre comunità.

 

La soluzione prospettata deve essere quella del mantenimento delle risorse a disposizione delle Province nel 2015: nel caso contrario formalizzeremo a breve le nostre proposte, dando luogo a ogni forma di lotta possibile per affrontare la situazione, nell’interesse dei calabresi e del diritto al mantenimento dei servizi fondamentali che le Province forniscono in maniera qualificata”.

 

Il presidente dell’Upi Calabria Bruno, quindi, rivolge un appello ad intervenire con urgenza ai parlamentari calabresi, ma anche ai consiglieri regionali poiché tale provvedimento riguarda da vicino le Regioni: se le Province non riusciranno - per mancanza di fondi - a svolgere le funzioni che le competono, sarà proprio la Regione a dover intervenire economicamente.

Pubblicato in Catanzaro

I consiglieri di opposizione del comune di Longobardi Francesco Cicerelli e Nicola Bruno affermano che "Il Centro d'ascolto comunale, istituito con delibera di giunta n° 106 del 19 novembre 2015 e finalizzato a fornire supporto alle famiglie a rischio di esclusione sociale, ad oggi, è rimasto lettera morta".

 

E poi continuano: "Non è tollerabile questo ritardo nel dare attuazione al centro di ascolto, previsto a seguito di nostre istanze rivolte ad attenzionare le famiglie in difficoltà, di fronte alle numerose richieste di cittadini che versano in gravi condizioni socio-economiche".

 

Il progetto, finalizzato -si legge nella delibera- a "servizio di ascolto per persone in condizioni di povertà estrema, servizio di consulenza sui tempi del lavoro, mensa dei poveri, più altre azioni di sollievo verso difficoltà reali (bollette tributi, utenze diverse, ecc..)" è stato approvato "all'unanimità" e, contestualmente, si dava "indirizzo al responsabile dell'area amministrativa di autorizzarlo all'erogazione delle indennità di carica".

 

Infatti, "il suddetto progetto -si legge sempre nella delibera- non ha oneri diretti a carico del comune, in quanto si propone l'autofinanziamento da parte della giunta".

 

In altri termini "autofinanziamento da parte della giunta vuol dire che il sindaco dovrebbe mettere a disposizione del centro di ascolto, ogni mese, euro 1.333,00, il vice sindaco euro 533,00 e l'assessore euro 400,00.

Solo così dimostrano di rinunciare al loro diritto.

Se dicono di rinunciarvi devono farlo.

Ma ancora una volta -continua il capogruppo di opposizione Nicola Bruno- gli amministratori dichiarano di rinunciare alle indennità di carica ma per finanziare, si badi bene, un centro di ascolto non ancora attivo!

Ancora una volta i nostri amministratori rimangono completamente indifferenti a chi versa in stato di bisogno!".

A questo punto "vorremmo sapere -conclude Bruno- di chi è la responsabilità di questo ritardo.

I cittadini non hanno più tempo di aspettare!".

Pubblicato in Longobardi

A distanza di due anni circa della nuova amministrazione comunale, arri va, puntualmen te, il bilancio negativo del gruppo consilia re “Progetto Longobardi”.

 

<<Il bravo amministratore è come il buon padre di famiglia.

Quale buon padre di famiglia non darebbe l’esempio della oculatezza in un momento di grave ristrettezza economica?

Se un padre di famiglia non mostrasse tale sensibilità, forse qualcuno dovrebbe togliergli la “patria potestà”>>.

E’ quanto dichiarato dai consiglieri Bruno e Cicerelli nel corso di un’assemblea pubblica svoltasi nei giorni scorsi, a Longobardi.

<<Non è facile –continua il capogruppo di opposizione Nicola Bruno- in un momento come questo, in cui siamo tornati a rifare le valigie per cercare fortuna altrove, snocciolare i dati negativi dell’ “operato” della maggioranza.

 

Infatti, oltre ai noti problemi legati al predissesto, di cui è responsabile l’esecutivo guidato dal sindaco Giacinto Mannarino, l’amministrazione continua a non dare l’esempio della riduzione delle spese.

La maggioranza ha approvato circa 700 mila euro di debiti fuori bilancio, per molti dei quali non sussistono i requisiti per il riconoscimento dello loro legittimità: chi non ricorda i passaggi televisivi pubblicitari di € 7.200?

 

Il sindaco Mannarino ha nominato i responsabili delle aree tecnica, amministrativa e contabile, assegnando a ciascuno la somma annua di € 10.000, per la suddetta responsabilità.

Eppure la legge n° 388/2000 consente ai comuni, come il nostro, con popolazione inferiore a 5000 abitanti, proprio al fine di operare un contenimento della spesa, di attribuire ai componenti dell’organo esecutivo, la responsabilità degli uffici e dei servizi.

Quanto ai rifiuti, differenziamo appena il 32,28% che non ci consente di accedere alle tariffe incentivanti della regione Calabria; d’altronde, siamo, forse, l’unico comune d’Italia che prevede, nel calendario settimanale, due giorni per il residuo o indifferenziato.

 

E intanto arrivano le bollette pazze della Tari e le bollette dell’acqua e della fognatura, con le nuove tariffe che elevano la quota fissa da € 44 ad € 60, portando la tassazione a livelli insostenibili, ormai per chiunque. Ma la cosa più grave resta l’inerzia di questa maggioranza.

E’ una politica senza idee, senza progetti, indifferente alla vita dei propri cittadini.

Proprio per non sentirci complici di questa inattività annunciamo le nostre dimissioni da tutte le commissioni consiliari ove dovesse continuare questa ingiustificabile apatia>>.

Pubblicato in Longobardi

Scrive la minoranza di Longobardi :”La Giunta che guida Longobardi oramai da un anno e mezzo sta manife stando sempre più chiara mente i limiti di una politica senza idee e programmazione, neppure attenta all’ordinario, ma votata solo a celare insufficienze sempre più indifendibili”.

 

A sostenerlo è il gruppo consiliare "Progetto Longobardi" che attacca senza mezzi termini "l'inerzia della maggioranza".

"La giunta guidata dal sindaco Giacinto Mannarino -prosegue il capogruppo di minoranza Nicola Bruno- è senza idee, senza progetti, incapace di proposte ed incapace di guardare oltre la prossima tornata elettorale".

L’esponente dell’opposizione pone, quindi, l’accento "sull’aumento inesorabile della tassazione, sulla mancanza di servizi, sull'assenza di investimenti, conseguenza inevitabile del predissesto in cui versa il nostro comune, a causa di scelte errate della maggioranza".

 

Ancora: "I nostri amministratori hanno ipotecato il futuro dei nostri giovani, con circa tre milioni e mezzo di euro di debiti e sei milioni di euro di mutui, per ripianare i quali continuano ad arrivare bollette arretrate dell'acqua. Ma la cosa più grave è l'inerzia, l'apatia di questa giunta".

Per i consiglieri Bruno e Cicerelli quella dell’esecutivo Mannarino è “un’attività politica, o meglio un’inattività, volta a preservare posizioni "acquisite", incapace di rompere schemi e modelli del passato”.

Bruno sostiene, dunque, che Longobardi meriti di più, per cui “si rendono necessarie scelte di rottura, forse impopolari, ma che permettano di realizzare opere che comportino benefici reali e concreti alla collettività”.

 

Per il consigliere Bruno “bisogna programmare con nuovo entusiasmo e nuove idee”, affinché Longobardi “possa diventare territorio attrattivo” e, soprattutto, affinchè si fermi "lo spopolamento", di cui sono responsabili anche "i consiglieri oggi in maggioranza che prima si propongono come pungolo dall’interno, ma che poi accettano questa drammatica inerzia”.

Pubblicato in Longobardi

Questo il testo della interrogazione a risposta scritta inviata stamattina al Sindaco del Comune di Amantea e relativa all‘ ”Appalto per la concessione del servizio parcheggi pubblici a pagamento” ed all’ ”Art. 11 del capitolato speciale d’appalto (salvaguardia occupazionale)”:

 

“I sottoscritti Consiglieri Comunali Sergio Ruggiero, Sante Mazzei, Miriam Bruno e Concetta Veltri, con riferimento all’avviso “selezione ausiliari del traffico”, pubblicato sull’Albo Pretorio del Comune di Amantea il 18/11/2015 al n. 791, attraverso la presente chiedono alla S.V. quanto segue.

 

-           se si ritiene il suddetto avviso di selezione, a firma dell’Amministratore Unico della “Beta Professional Consulting”, rispondente pienamente a quanto previsto nel capitolato speciale d’appalto in materia di mantenimento dei livelli occupazionali e di salvaguardia dei lavoratori già impiegati sul servizio;

 

-           se non ritiene quanto meno irrituale e/o inopportuno che una Società privata svolga attività di selezione/reclutamento di risorse umane utilizzando la sede Municipale, in questo caso quella del nostro Comune, e non della sede propria di cui la ditta deve dotarsi ad Amantea ai sensi del citato capitolato.

 

-           se non ritiene l’avviso di selezione in questione, peraltro pubblicato sull’Albo Pretorio e sul sito web istituzionale del Comune, complessivamente lacunoso rispetto ai principi di trasparenza, correttezza, pubblicità e imparzialità, doverosi in tutti i casi di reclutamento di personale, specie se nell’avviso di selezione, come nel caso che ci occupa, vengono citate Istituzioni pubbliche;  

 

-           se non ritiene che, considerata l’assoluta assenza, nell’avviso di selezione, di criteri oggettivi prestabiliti (ad esempio, requisiti adeguati di partecipazione e sistema di corretta valutazione dei candidati) infici all’origine la possibilità da parte Sua di procedere correttamente al conferimento delle “funzioni di prevenzione ed accertamento delle violazioni in materia di sosta…”, per come previsto dall’art. 11, comma 5 del capitolato speciale d’appalto e dalle norme di Legge in materia.    

 

Si rammenta che, in difesa del posto di lavoro degli ausiliari del traffico precedentemente in servizio, gli scriventi, con nota 4204 del 04.03.2015, avevano sottolineato la necessità di confermare la clausola di salvaguardia contenuta nel precedente bando, soprattutto alla luce dell’esperienza già positivamente maturata dai medesimi soggetti.

Considerata la fondamentale importanza delle argomentazioni esposte, rimaniamo in attesa di un Suo urgentissimo riscontro, anche al fine di non esporre il Comune al rischio di contenziosi giudiziari, oltre che a danni d’immagine.

 

Amantea, 25 novembre 2015

Cordialmente. I Consiglieri Comunali Sergio RuggieroSante Mazzei Bruno Miriam Concetta Veltri

E’ la prima volta – ci sembra – che l’opposizione chiede le dimissioni della giunta Sabatino .

Non è stata chiesta nemmeno quando si è deciso di usare il mutuo del lungomare per fare ponti e pontini, quasi che questa sciagurata scelta fosse accettabile.

E viene chiesta ora che la giunta Sabatino ha approvato una tassazione che aiuta le famiglie amanteane?

C’è da riflettere! E molto!

Ma andiamo alla notizia.

La notizia è che dopo gli interventi di Andrea Ianni Palarchio, Sergio Ruggiero, Francesca Menichino e Biagio Miraglia, solo oggi si viene a sapere che anche “Insieme per la città” abbia preso posizione sulla vicenda della TARI presentando una apposita interrogazione.

Dicono, infatti, i consiglieri d’opposizione : “E di oggi pomeriggio (ieri 16 aprile) il comunicato apparso sul sito ufficiale del Comune di Amantea attraverso il quale si informano i cittadini contribuenti della ” sospensione momentanea” del pagamento delle bollette Tari”.

Poi continuano : “La nostra interrogazione, con relative puntuali osservazioni sugli errori e sulle omissioni nell’avviso inviato ai cittadini e la richiesta di annullamento è stata di fatto accolta”.

Infine, le conclusioni :” Non sappiamo cosa significhi ” sospensione momentanea”, poiché praticamente tutti gli avvisi sono errati.

Non ci hanno ancora comunicato chi è o chi sono i responsabili dell’ orrore.

In un comunicato apparso sulla stampa quest’oggi i responsabili erano gli ” estimi catastali” che poveretti non c’entrano nulla con la Tari, nel comunicato apparso nel pomeriggio sul sito sono stati individuati altri colpevoli ” errori probabilmente derivanti dal nuovo e diverso sistema di calcolo basato non più esclusivamente sui metri quadrati dell’edificio (??) ma anche sul numero degli occupanti”.

Ma non dimentichiamo il fendente: “ Non sanno cosa dicono e cosa scrivono. Vogliamo sapere chi pagherà le spese della elaborazione, compilazione, imbustamento e consegna dei nuovi avvisi”.

E poi la giocosa richiesta : “L’amministrazione comunale?” Ci sembra “ L’esercito “i Francischiellu, pardòn “i Peppiniellu”. Dimettetivi”.

Dura lex , sed lex. Questo dicevano i romani per indicare che legge potrà anche essere dura , ma è legge e deve essere rispettata.

E’ con questo animo che una delle più belle e vere realtà sociali amanteane si è apprestata ieri ad ubbidire : “Usi ubbidir tacendo” era il vecchio motto dell’arma dei carabinieri prima che divenisse “Nei secoli fedele”

Ma contrariamente al motto completo "Usi obbedir tacendo e tacendo morir" le donne del Passalibro non ci stanno a “Morir tacendo”

Oggi ubbidiscono, forti della attenzione ricevuta dal sindaco Monica Sabatino che si è impegnata per iscritto a ridar loro le stanze il primo settembre 2015 perché possano continuare un servizio ventennale che ha aiutato , aiuta ed aiuterà le famiglie e gli studenti amanteani ( e non solo)

Ubbidiscono forti della solidarietà loro offerta da alcuni amministratori, tra cui Caterina Ciccia ( con alcune di loro nella foto) , Miriam Bruno, ed altri.

Non tutti in verità.

Ma di questo si potrà parlare in prosieguo quando saranno svelate le ragioni vere di questa scelta che non appare per niente logica.

Ne sanno qualcosa i due giovani neri ospiti di Amantea ed i tre ragazzi addetti alla distribuzione dei cassonetti della spazzatura ( giovani diplomati e laureati) che si sono offerti di fare un lavoro di fatica trasportando in fondo alla sala deposito dei cassonetti i tantissimi pacchi pieni di libri scolastici, preparati in giorni e giorni di lavoro, dalle donne del Passalibro .

Peccato però.

Queste donne avevano espresso allo stesso sindaco la volontà di allargare la platea di servizio sociale offerto alla città ed ai cittadini con una Scuola di taglio ed una di ricamo per le famiglie più bisognose individuate anche con la collaborazione del comune di Amantea.

Per lo svolgimento di progetti di lotta contro la dispersione scolastica a mezzo della educazione dei genitori dei ragazzi non frequentanti le scuole dell’obbligo, oltre che di corsi pomeridiani di recupero ai giovani in difficoltà di apprendimento. Ed altro

Progetti ineseguibili senza i necessari locali

Ma non disperano le donne del Passalibro. Anzi .

Nella foto sorridono insieme alla consigliera Ciccia Caterina responsabile dei rapporti con le associazioni per delega del sindaco.

Un sorriso di speranza, anzi di certezze.

“A settembre ricominceremo e saremo ancora più vicine a chi ha bisogno .Sappiamo di poterci fidare del sindaco Monica Sabatino , delle consigliere comunali Caterina Ciccia e Miriam Bruno e di tanti altri che ci sono stati e ci saranno vicini ( e che ci perdoneranno se non li citiamo uno per uno)”.

Pubblicato in Politica

Ancora una volta la giunta guidata dal sindaco Giacinto Mannarino sfugge alle risposte da dare ai cittadini, in materia di rifiuti, sollecitate dal gruppo consiliare “Progetto Longobardi”, sia con interrogazione del 30 giugno u.s. sia con interpellanza dello scorso 14 luglio.

Commentano i consiglieri Nicola Bruno e Francesco Cicerelli << I cittadini manifestano disapprovazione in ordine a quella che, ormai, è diventata “emergenza rifiuti”.

Fino a ieri i rifiuti sostavano più del dovuto nei cassonetti e sulle strade, producendo percolato dall’odore nauseabondo, ricettacolo di microrganismi pericolosi per la salute; né si procedeva, una volta svuotati, al lavaggio ed alla disinfestazione dei cassonetti e del sottostante manto stradale. Oggi, forse, per evitare tali inconvenienti, con ordinanza del 29 luglio scorso, il sindaco Mannarino ha disposto la realizzazione di cinque punti di raccolta.

Tuttavia, ciò comporta notevoli disagi per gli anziani non automuniti e per gli ammalati, rispetto ai quali si potrebbe pensare ad un servizio domiciliare>>.

Conclude il capogruppo di minoranza Nicola Bruno <<Non saremmo in piena emergenza se la Regione non avesse revocato al comune di Longobardi il contributo finanziario per la raccolta differenziata dei rifiuti, oggetto di convenzione del 15/10/2012, per un importo di € 87.982,72, e disposto la restituzione della somma pari ad € 13.740,00>>.

Pubblicato in Longobardi
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