A distanza di due anni circa della nuova amministrazione comunale, arri va, puntualmen te, il bilancio negativo del gruppo consilia re “Progetto Longobardi”.
<<Il bravo amministratore è come il buon padre di famiglia.
Quale buon padre di famiglia non darebbe l’esempio della oculatezza in un momento di grave ristrettezza economica?
Se un padre di famiglia non mostrasse tale sensibilità, forse qualcuno dovrebbe togliergli la “patria potestà”>>.
E’ quanto dichiarato dai consiglieri Bruno e Cicerelli nel corso di un’assemblea pubblica svoltasi nei giorni scorsi, a Longobardi.
<<Non è facile –continua il capogruppo di opposizione Nicola Bruno- in un momento come questo, in cui siamo tornati a rifare le valigie per cercare fortuna altrove, snocciolare i dati negativi dell’ “operato” della maggioranza.
Infatti, oltre ai noti problemi legati al predissesto, di cui è responsabile l’esecutivo guidato dal sindaco Giacinto Mannarino, l’amministrazione continua a non dare l’esempio della riduzione delle spese.
La maggioranza ha approvato circa 700 mila euro di debiti fuori bilancio, per molti dei quali non sussistono i requisiti per il riconoscimento dello loro legittimità: chi non ricorda i passaggi televisivi pubblicitari di € 7.200?
Il sindaco Mannarino ha nominato i responsabili delle aree tecnica, amministrativa e contabile, assegnando a ciascuno la somma annua di € 10.000, per la suddetta responsabilità.
Eppure la legge n° 388/2000 consente ai comuni, come il nostro, con popolazione inferiore a 5000 abitanti, proprio al fine di operare un contenimento della spesa, di attribuire ai componenti dell’organo esecutivo, la responsabilità degli uffici e dei servizi.
Quanto ai rifiuti, differenziamo appena il 32,28% che non ci consente di accedere alle tariffe incentivanti della regione Calabria; d’altronde, siamo, forse, l’unico comune d’Italia che prevede, nel calendario settimanale, due giorni per il residuo o indifferenziato.
E intanto arrivano le bollette pazze della Tari e le bollette dell’acqua e della fognatura, con le nuove tariffe che elevano la quota fissa da € 44 ad € 60, portando la tassazione a livelli insostenibili, ormai per chiunque. Ma la cosa più grave resta l’inerzia di questa maggioranza.
E’ una politica senza idee, senza progetti, indifferente alla vita dei propri cittadini.
Proprio per non sentirci complici di questa inattività annunciamo le nostre dimissioni da tutte le commissioni consiliari ove dovesse continuare questa ingiustificabile apatia>>.