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Oggi 30 ottobre inizia la antica fiera di Amantea.


Proprio per via della fiera che blocca il traffico le scuole di Amantea da oggi sono chiuse. Non tante le persone in giro tra queste pochi studenti.

Non sfugge così un gruppetto di studentesse della locale scuola media che si avvicinano alle bancarelle per intervistare i “Ferari”.

 

Giornaliste in erba hanno in mano un foglio su quale sono trascritte le domande da porgere agli ambulanti.

Una domanda per ogni ragazza: Teresa, Deborah, Maria Teresa, Olga, Lina, Noemi, Annalaura.

 

Intervistano le bancarelle dei formaggi, dei salumi e dello zucchero filato.

Per farle tutte ci sarebbe voluto toppo tempo.

Una bella iniziativa.

 

Le domande, poi, sono acute ed intelligenti.

Ecco le ragazze volenterose delle seconde della G Mameli di Amantea.

 

 

Buon lavoro, ragazze.

 

Fiera deriva dal latino “feria”, cioè “Festa” .

E ad Amantea la Fiera non smentisce il vero senso del suo nome.

 

La Fiera di Amantea pur tra quelle più antiche del medioevo ha saputo conservarsi, adeguandosi nel tempo, ma mantenendo sempre il suo spirito di gioiosa allegria.

 

La Fiera di Amantea nasce nel 15° secolo approfittando del validissimo porto cittadino che permetteva ai venditori di accedere con facilità ( senza ,cioè, rischiare lungo la strade maltenute e piene di ladri) e senza incorrere nelle depredazioni dei baroni locali che sottoponevano le vendite a tributi di vario genere.

 

Anche ad Amantea, sin dai suoi inizi, la Fiera godeva dei particolari privilegi e delle libertà speciali che furono garantiti dal Re che ne comprese la utilità per la popolazione .

Il Mastrogiurato raccoglieva a sè tutti i poteri necessari a garantire l’ordine ed il libero esercizio del commercio.

In sostanza, durante la Fiera si instaurava un periodo di necessaria pace sociale che garantiva il buon nome dell’evento e quindi il suo futuro.

Ma oltre all’ordine , durante la Fiera le merci entravano ed uscivano senza pagare dazi, rendendo così più convenienti i prezzi delle merci vendute.

Questo privilegio creava un forte afflusso di venditori e compratori, anche dai paesi vicini, attratti dalla possibilità di risparmiare.

Nel medioevo la Fiera di Amantea diede alla città ancora maggiore fama e giunse al punto da essere luogo e momento non solo per gli acquisti, tra cui Vino, Grano, Fichi, Alici, Tonno, Castagne ed altri prodotti agricoli, ma anche per ordinare merci locali prima ancora che si raccogliessero.

 

Il porto e la Fiera di Amantea erano, inoltre, il principale punto di commercio per l’entroterra cosentino.

Con decreto regio del 28 novembre 1821 la fiera di Amantea viene trasferita in altro sito come risulta a pagina 443 del “Bullettino delle leggi del Regno di Napoli: Indice generale-alfabetico. Seconda versione”

La Fiera ha avuto diversi cambiamenti, sia nella sua durata, sia nel periodo che nel luogo di svolgimento

Per esempio, racconta Luigi di lauro che nel1856 la Fiera durava da metà a fine ottobre.

Continua ………

Pubblicato in Cronaca

La Questura di Cosenza emana il seguente comunicato: 

 

Oggi 28 novembre 2014 in Cosenza, personale della Polizia di Stato del Commissariato di P.S. di Paola (CS), coadiuvato da personale della Squadra Mobile  ha  dato esecuzione ad una misura coercitiva  emessa dal Tribunale di Paola, a carico di TRINNI Mario  di anni 43 da Cosenza, per i reati di oltraggio e resistenza a pubblico ufficiale e rifiuto di indicazioni sulla propria identità personale.

Il TRINNI, soggetto pluripregiudicato  già noto per episodi di  intemperanze nei confronti delle Forze di Polizia, si era reso autore di una manovra automobilistica pericolosa e azzardata, durante la Fiera di Amantea, nei primi giorni di novembre, affollata di gente e di autovetture, mettendo in pericolo l’incolumità pubblica e non fermandosi all’ alt intimato, con l’utilizzo della paletta di servizio, dai poliziotti del Commissariato che, per fermarlo, sono stati costretti ad un inseguimento lungo la statale tirrenica, resa ancora più pericolosa dalla presenza di numerosi pedoni che camminavano per strada in quel frangente.

La Procura di Paola ha ritenuto particolarmente grave la condotta tenuta dal TRINNI, chiedendo a suo carico, al competente G.I.P., l’emissione della misura cautelare in carcere, tramutata però dallo stesso giudice in obbligo di dimora nel territorio del Comune di Cosenza con divieto di uscire nelle ore notturne.

Al via la fiera di Amantea edizione 2014 nel migliore dei modi, tanta gente e tanto divertimento aspettando il WeekEnd

 

Una fiera strana questa edizione del 2014, almeno climaticamente. Normalmente questo evento unico per la città o meglio per il comprensorio è accompagnato da un clima ben più che primaverile, con amanteani ed ospiti che stanno in maniche di camicia. Non è così, od almeno sembra, quest’anno. Ma ancora non è detto.

 

Per il resto invece alla grande. L’evento di apertura è andata ben al di là delle affermazioni degli amministratori e sembra aver colto nel segno di un grande evento.

Nella foto piccola un drone. È la prima volta che registra la fiera ed i suoi momenti. Il segno dei tempi che cambiano mentre si cerca quasi disperatamente di conservare memorie che non conservate ognuno legge od interpreta secondo una propria visione, più o meno veridica in quello che la storia ci ha mal conservato o forse noi abbiamo mal conservato.

Il senso più profondo di questo evento infatti lo ha colto il sindaco Monica Sabatino affermando che. «Lavorando con passione e coinvolgendo le forze sane della città abbiamo mostrato il nostro lato migliore: quello dell’accoglienza. L’auspicio è proseguire su questa strada con l’obiettivo di essere sempre più fieri del luogo in cui abbiamo scelto di vivere e crescere».

Certamente come dice Caterina Ciccia , il Mastrogiurato, occorre ringraziare quanti hanno dato vita a questo evento che ben la di la del folclore ha la veste della rievocazione arricchita.

E che sia stata ricca lo si è visto non dai costumi ,alcuni splendidi , antichi e veri, come quelli di falconara Albanese, ma soprattutto dalla intensa partecipazione dei comuni viciniori.

C’era Paola con un San Francesco molto paziente che ha atteso lungamente il corteo che è giunto con un po’ di ritardo rispetto ai tempi annunciati.

E poi c’erano San Lucido, San Pietro in Amantea, Cleto, Belmonte Calabro, Falconara Albanese, Mendicino, Malito, Longobardi, quasi tutti con i gonfaloni e le fasce dei sindaci.

Ed erano stati curati anche i particolari. In cielo era stata messa anche una falce di luna che osservava come sempre gli eventi a cui gli uomini sogliono dare essenza; una falce di luna destinata a crescere nei prossimi giorni e pronta a fare bella figura per quanto sappia che la gente avrà gli occhi bassi per osservare la merce che i “ferari” esporranno sulle loro bancarelle.

Grandi e piccoli a curiosare .

Gente che ha posto la propria attenzione soprattutto sugli sbandieratori e sulle simpatiche e vive tamburine di Bisignano e sui costumi tra cui brillavano quelli di Falconara Albanese e di Belmonte Calabro ricchi della loro bellezza e della originalità.

All’Auser ed alla sua “Pasta con la mollica” un grande, solito elogio.

All’associazione teatrale “Il Coviello , alla Pro Loco, alla Klampete, altrettanti elogi per l’impegno profuso nelle rappresentazioni con le quali tentano di creare emozioni tra i presenti.

Lo ha ricordato la consigliera comunale Caterina Ciccia che è necessario sia ricordata come il primo Mastrogiurato donna in cinquecento anni di vita della Fiera di Ottobre.

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Pubblicato in Primo Piano
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