La prima volta che mi sono trovato di fronte ad un atto di violenza contro un albero fu quando qualcuno praticò dei fori al Ficus Magnolioides di Via Regina Margherita.
Sul tronco da ogni foro una vera emorragia.
Grazie al tempestivo intervento (con tappatura in cera del foro) riuscimmo a salvare il bellissimo albero monumentale ( gli altri ormai non esistono più).
Poco tempo fa abbiamo con forza contestato la potatura della bellissima ed unica Brahea che faceva bella mostra di se nel cortile della scuola elementare Manzoni.
Oggi ci sono i resti funebri e nessuno ( nemmeno i responsabili)hanno pensato di sostituirla per lasciarla ai posteri.
Recentemente abbiamo segnalato la brutta fine delle due alte palme di via Dogana, ormai seccate.
Avevamo pensato di poter ascrivere anche questo lutto alla potatura alla quale erano state sottoposte.
Ma forse ci siamo sbagliati.
Un nostro lettore ci ha avvertito che le piante erano state violentate se non avvelenate.
Siamo stati invitati a portarci sul retro delle piante( lato mare, cioè) per verificare i fori praticati sulle medesime
Nelle due foto i segni di distinti fori
Da uno di essi, come per il Ficus Magnolioides di Via Regina Margherita, una emorragia.
Le postiamo sul sito invitando gli esperti( e ad Amantea ce ne sono!) ad accedere alle palme, ove le foto non siano sufficienti, per verificare de visu se davvero si tratti di un avvelenamento(come ci hanno suggerito).
Fateci sapere, anche riservatamente
Grazie. Giuseppe Marchese
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Negli anni passati c’è stata una violenta moria di palme.
Ed Amantea non è rimasta certo indenne da questo drammatico fenomeno che ne ha snaturato lo stesso paesaggio.
Tutta colpa del punteruolo?
Certamente.
Ma anche colpa della mancata difesa delle piante.
Qualcuno come Franco Vetere ne ha fatto un punto di orgoglio personale ed è riuscito a salvare la palma di via Margherita.
Altri hanno difeso la palma della Chiesa Matrice.
Altri, invece, forse, inconsapevolmente, hanno ucciso la bellissima ed unica Brahea amanteana che faceva bella mostra di sè nel cortile della scuola elementare di via Dogana/Garibaldi
E’ bastata una potatura improvvida come quella praticata dagli operai di Calabria Verde.
Noi lo abbiamo sospettato e scritto.
In pochi a crederci, forse nessuno.
Ma oggi la riprova.
Un’altra potatura improvvida è stata effettata sulle due alte palme site su via Dogana nei pressi dell’entrata della villa comunale.
Questa potatura improvvida, in sostanza, ha agevolato l’ingresso del punteruolo che è sempre presente
Come per la brahea anche queste due alte palme stanno morendo.
Un suggerimento allora.
Non potate le palme, nemmeno per abbellirle.
Agevolerete l’attrazione dei punteruoli ed il loro ingresso nella pianta.
Lasciate perdere.
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Il punteruolo rosso colpisce rovinosamente tutto il patrimonio palmizio di Amantea e lo sta letteralmente distruggendo.
Presso la stazione ferroviaria di Amantea le vecchie palme impiantate dal commendator Le Rose, storico capostazione della cittadina tirrenica, sono state quasi tutte colpite e distrutte.
Ne è rimasta in piedi una soltanto, ma anche essa sembra essere stata comunque attaccata dal coleottero asiatico.
Le altre stanno in piedi quasi per miracolo.
Anzi due di esse sono pendule, come la torre di Pisa ed a rischio di crollo.
Una potrebbe addirittura cadere su una casa sottostante
Proprio per questo. stamattina si sono visti gli operai delle ferrovie che dovranno comunque ulteriormente intervenire con il cestello e mozzare man mano i tronchi delle palme per evitare pericolosi cedimenti.
In modo improvvisato, comunque, l’area a rischio è stata circoscritta con strisce di plastica colorata che , nelle intenzioni, vorrebbero inibire l’accesso alla zona pericolosa.
Nemmeno le ferrovie hanno adempiuto al preciso obbligo di intervenire per salvare le palme della stazione ferroviaria, al pari del comune di Amantea, che però dalla sua può vantarsi di tagliare le foglie ed i tronchi per ridurre il rischio di crollo
Non sarebbe la prima volta che alberi o loro parti crollano determinando danni e talvolta perfino ferite anche gravi su quanti si trovino a passare nei pressi ed , in alcuni casi, anche la morte.
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