La prima volta che mi sono trovato di fronte ad un atto di violenza contro un albero fu quando qualcuno praticò dei fori al Ficus Magnolioides di Via Regina Margherita.
Sul tronco da ogni foro una vera emorragia.
Grazie al tempestivo intervento (con tappatura in cera del foro) riuscimmo a salvare il bellissimo albero monumentale ( gli altri ormai non esistono più).
Poco tempo fa abbiamo con forza contestato la potatura della bellissima ed unica Brahea che faceva bella mostra di se nel cortile della scuola elementare Manzoni.
Oggi ci sono i resti funebri e nessuno ( nemmeno i responsabili)hanno pensato di sostituirla per lasciarla ai posteri.
Recentemente abbiamo segnalato la brutta fine delle due alte palme di via Dogana, ormai seccate.
Avevamo pensato di poter ascrivere anche questo lutto alla potatura alla quale erano state sottoposte.
Ma forse ci siamo sbagliati.
Un nostro lettore ci ha avvertito che le piante erano state violentate se non avvelenate.
Siamo stati invitati a portarci sul retro delle piante( lato mare, cioè) per verificare i fori praticati sulle medesime
Nelle due foto i segni di distinti fori
Da uno di essi, come per il Ficus Magnolioides di Via Regina Margherita, una emorragia.
Le postiamo sul sito invitando gli esperti( e ad Amantea ce ne sono!) ad accedere alle palme, ove le foto non siano sufficienti, per verificare de visu se davvero si tratti di un avvelenamento(come ci hanno suggerito).
Fateci sapere, anche riservatamente
Grazie. Giuseppe Marchese