Riceviamo e pubblichiamo la risposta di Filippo Vairo al WWF ed in particolare al responsabile Falsetti.
“Sono anni che mi occupo di questioni territoriali di Amantea e, dunque, anche del Porto, con articoli, saggi e almeno due libri. Senza dimenticare che nel programma del PSI, di cui ero segretario, per le elezioni comunali del 17 aprile 1977, proposi per la prima volta il Porto Canale di Catocastro e, quando constatai che per gli equilibri dell’allora maggioranza consiliare la struttura si voleva fare a Campora, proposi il Porto Canale di Oliva. Tanto per dire che, mentre il WWF si confrontava al suo interno, a me capitava di battagliare all’esterno.
Perciò, ti potevi risparmiare quella velenosa frecciata sulla mia (assai presunta, anzi falsa) indifferenza sulla materia, giacché i fatti dimostrano esattamente il contrario, com’è facile desumere anche dalla lettura di almeno due delibere consiliari.
Così come ti potevi risparmiare quell’incipit di Grazie Filippo, come se io avessi scritto per il WWF o il WWF, con tutto il rispetto, fosse il depositario delle tavole della legge, quando invece e più prosaicamente ho scritto contro l’Amministrazione Comunale ed a favore dell’intera cittadinanza, compreso il WWF.
Non per polemica, ma giusto per precisare. Per il resto pace e amici. Come prima.
L’ultima questione da chiarire è che quando parlo di denuncia mi riferisco ad una denuncia penale per disastro ambientale. Denuncia che, qualora costretto, invierò alla Procura della Repubblica di Paola e, se del caso, al Presidente della Repubblica, al Presidente del Consiglio dei Ministri ed ai Ministri competenti.
La mia iniziativa, dunque, non è soltanto un fatto politico, né il solito “temino” fatto a casa, ma qualcosa di più serio e consistente.
Quel che mi fa piacere è che si è aperto un dibattito sull’argomento. Sono tantissimi gli accessi sul sito e tanta gente mi ha fermato per strada per avere notizie ulteriori.
Resto in attesa di un invito del WWF, associazione meritoria e degna di ogni considerazione, per esprimere la mia personale opinione sul Porto, ma anche sul Piano Strutturale in forma Associata e sul Piano Strutturale Comunale, ancorché sulle più importanti questioni paesaggistico-ambientali. Perché se c’è qualcuno che lo deve fare più degli altri non è certamente un’individualità responsabile, quale mi considero, ma un’associazione nata apposta come il WWF.
Un amichevole saluto che, se interpretato al contrario, mi vedrebbe costretto a replicare ancor più precisamente, giacché non è rara l’accusa di arroganza che mi viene rivolta, quanto invece si tratta più banalmente di una reazione ad un insulto gratuito.”