La vicenda risale al 24 novembre 2011 quando la Commissione Envi guidata dall’europarlamentare amanteano Mario Pirillo giunse nella valle del fiume Oliva per prendere visione diretta dalla situazione.
Pirillo aveva emanato un comunicato stampa nel quale aveva ribadito che lo scopo della presenza della commissione era quello di di “rassicurare” e “tranquillizzare” la popolazione amanteana su quanto sotterrato nel fiume Oliva.
Il comunicato non era piaciuto agli ambientalisti che ne avevano stigmatizzato il contenuto come se si volesse nascondere quanto vi è stato sotterrato in quella valle.
Da qui la querela avanzata dall’europarlamentare contro Francesco Cirillo, il noto ambientalista calabrese, presente ad Amantea il 23 novembre e nella valle dell’Oliva il giorno dopo.
A distanza di 2 anni il PM ha chiesto l’archiviazione della querela, ma europarlamentare ha fatto opposizione.
Domani il processo.
Cirillo ha comunicato che domani il suo avvocato Natalia Branda appoggerà la richiesta di Pirillo rifiutando la archiviazione e chiedendo egli stesso di essere processato.
In tal modo sarà il Tribunale a valutare se Pirillo stesse sottovalutando il problema o se, al contrario, fossero altri a sopravvalutarlo
Tutto pur di avere una risposta certa.
Una risposta che si spera tranquillizzi la popolazione, ma comunque una risposta assolutamente necessaria.