Pochi km , gli ultimi, quelli fatti dal corpo della povera signora Maria.
Dalla foce del fiume Oliva alle spiagge di Nocera Terinese , tra il Maris e l’Eurolido
Intense le ricerche che hanno visto impegnate le Forze dell’ordine ed in particolare i CC e la Guardia Costiera
Le FF.OO. si sono avvalse di pattuglie a terra, di pattugliatori a mare e di un elicottero dell’esercito
E poi nel pomeriggio dopo 18 ore dall’ora di presunto annegamento il corpo trascinato dalle correnti marine è emerso ad una decina di km
Una triste fine quella della povera signora Maria
Abbiamo omesso nel nostro primo articolo di segnalare la informazione che la poverina aveva sofferto di depressione anche per una serie di vicende che avevano interessato la famiglia.
Una omissione che avrebbe rafforzato la presunzione di un grave evento , di un inaccettabile suicidio.
Dalla solitudine alla morte
Peraltro il fatto che avesse lasciato indizi precisi( l’auto aperta-nella foto-, il giubbino, il portafoglio, i documenti) aveva indotto tutti a sospettare un suicidio.
E da questo sospetto la ricerca senza limiti del corpo fino al suo ritrovamento
Non è dato nemmeno sapere se la signora Maria sapesse nuotare tanto più con un mare abbastanza mosso come era quello della nottata tra mercoledì e giovedì santo.
Un triste epilogo, una vita distrutta, un suicidio disperato, una famiglia che Maria aveva protetto, difeso, aiutato e che ora resta ancora più sola.