Riceviamo e pubblichiamo la nota di Gigino Pellegrino che “approfitta” della vicenda del porto per “ricordare” il potere ( qualunque sia) “legittima e avvalora i propri inganni”.
Ci permettiamo di ricordare a Gigino che il vero problema ci sembra, anche, se non soprattutto, che il popolo evita di conoscere la “verità” che potrebbe essere fortemente preoccupante e si è abitato a credere alle giustificazioni politiche spesso sostenute dal rimando alle vecchie giunte se non al destino ineludibile, così evitando di cercare i responsabili a tutti garantendo il silenzio se non il perdono !
Comunque eccovi il testo della nota di Gigino:
“E FESTA SIA
Potrebbe anche esser vero che la propaganda politica non bisogna sempre considerarla menzognera, ma è vero anche , al di là del luogo comune che indica la politica come la sede per eccellenza della menzogna, che il problema del rapporto tra politica e falsità, sia pur esso per il “bene pubblico”, sembra essere complementare al ruolo di chi governa.
Uno potrebbe anche ironizzare sulla grossolana incapacità persino nel mentire da parte dei governanti, non è possibile minimizzare il fatto che, a partire da Platone, il problema abbia costituito una vera e propria controversia.
Questo è il punto che dovrebbe rappresentare uno dei temi centrali del dibattito socio politico per poter riconsiderare i caratteri e la natura stessa del sistema liberal-democratico per quanto concerne la manipolazione che lo stesso sistema mette in atto per poter trasferire, con l’aiuto anche dei mass-media, le proprie “verità” all’opinione pubblica, pronta a subire, ancora una volta, altre umiliazioni come quelle che vedono i cittadini di Amantea, in questi giorni, sgomenti nell’apprendere dai giornali che chi amministrava il Paese aveva occupato arbitrariamente un suolo demaniale per la costruzione abusiva di una struttura portuale. “Effettuata senza l’ottenimento della necessaria concessione”.
Non essendo, i cittadini, sufficientemente sgomenti, fieramente subiscono un’altra punizione: “…una situazione debitoria con il Demanio che ammonterebbe a circa 3 milioni di euro”. Un’ulteriore disastro economico e di immagine di questo nostro Paese che ancora una volta si sentirà obbligato ad ascoltare le menzogne del caso.
Cosa significherà tutto ciò, da un lato, per la natura e dignità dell’ambito “politico” e, dall’altro, per la natura e la dignità della verità e della sincerità?
A questo punto bisogna tirar le somme e prendere atto che è dell’essenza stessa del potere essere ingannevole!
E’ giunto il momento, amici cari, di prendere coscienza che qualsiasi potere, politico o economico che sia, ha sempre cercato, e continuerà a farlo, di legittimare e avvalorare i propri inganni proponendone una funzione benevola e orientata al Bene Pubblico.
Il neo eletto Sindaco a proposito del sequestro del porto parla pacatamente di “dilazione nel tempo della somma di 3 milioni di euro, che il Comune di Amantea dovrà saldare con l’Agenzia del Demanio”.
Tutto questo come se la sopracitata somma, frammentata in più rate, potesse scomparire in maniera definitiva, invece di dire la semplice verità su quei soldi.
Soldi che verranno sottratti al capitolato di bilancio in un momento così critico e disperato.
Gigino Adriano Pellegrini”