BANNER-ALTO2
A+ A A-

Gigino Pellegrini : autocoscienza e ribellione.

Vota questo articolo
(1 Vota)

gigginoPer la prima volta nella storia umana, il  futuro è affidato alle decisioni e scelte di una singola generazione.

L'umanità è quasi arrivata alla cosiddetta "ora zero", durante la quale dovrà trovare le soluzioni alle serie minacce che si stanno manifestando nel mondo e nella vita delle singole persone. In particolare nella vita delle generazioni future. I mutamenti climatici, il crollo dell'economia, una crescente carenza di cibo e di acqua potabile, l'aumento dei livelli di povertà, dovuta alla non indispensabilità della persona umana. Non ultima, la sempre più probabile   minaccia di una guerra globale, sono crisi che interessano l'intera umanità nell'immediato e le cui soluzioni si fondano sul modo in cui l'uomo concepisce e concepirà la propria presenza nel mondo.  Un fatto e' certo, un nuovo mondo sta affiorando.  Dalle crisi globali del terrorismo, dal crollo, voluto dai potenti , dei sistemi economici e della guerra, alle credenze profondamente personali che circondano l'aborto, i rapporti e la famiglia, i temi che  dividono rappresentano un chiaro riflesso del modo in cui gli uomini concepiscono loro stessi e di conseguenza  il mondo nel quale vivono. L’irrefrenabile natura delle  divisioni di classi è anche un chiaro segno che necessita un rinnovamento della loro concezione. Alcune nuove scoperte concernenti le  origini dell'uomo, il proprio passato e le convinzioni più radicate sulla esistenza umana inducono l’uomo moderno a ripensare le credenze tradizionali che definiscono il mondo e la propria vita, credenze che provengono dalle false ipotesi di una scienza incompleta e obsoleta. Così facendo, le soluzioni alle sfide della vita diventano ovvie, e le scelte si fanno evidenti. Per esempio,  la situazione statunitense. Le 400 famiglie più ricche degli Stati Uniti possiedono la stessa ricchezza del 50 percento più povero della popolazione. Soli i sei eredi di WalMart, (La Walmart Stores Inc, è una multinazionale statunitense, proprietaria dell'omonima catena di negozi al dettaglio Walmart, fondata da Sam Walton nel 1962)  "valgono" più del 30 percento degli americani messo insieme. Il 50 percento più povero degli americani possiede solo il 2.5 percento della ricchezza del paese. L’uno percento più ricco della popolazione degli Stati Uniti ha aumentato la sua quota del reddito nazionale dal 17.6 percento nel 1978 ad un sorprendente 37.1 percento nel 2011. Negli ultimi 30 anni, la forbice fra i redditi dei ricchi e quelli dei poveri è andata costantemente allargandosi in un abisso profondo. Nell’occidente industrializzato il reddito medio del 10 percento più ricco della popolazione è circa nove volte quello del dieci percento più povero. É una differenza enorme. Le cifre pubblicate dall’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE) mostrano che le differenze sociali, iniziate negli Stati Uniti e nel Regno Unito si sono allargate a paesi come la Danimarca, la Germania e la Svezia, che tradizionalmente hanno un basso livello di disuguaglianza. L'inaccettabile ricchezza dei banchieri è ora di dominio pubblico. Ma questo fenomeno non è confinato solo al settore finanziario. In molti casi, i managers delle grandi aziende guadagnano 200 volte di più dei loro lavoratori meno pagati. Questa differenza eccessiva ha già provocato un crescente risentimento, che si sta trasformando in furia che inevitabilmente si riverserà nelle strade di tutto il mondo. La tensione crescente si rifletterà in scioperi, scioperi generali, dimostrazioni e rivolte. Si riflette già nelle elezioni liberal-democratiche dei paesi occidentali  attraverso i voti di protesta contro i governi e tutti i partiti esistenti, come si e' visto di recente nelle elezioni nazionali italiane. Tutto questo, però, non sembra sortire nessun cambiamento sostanziale. Una violenta ribellione sembra imminente e come tutte le rivoluzioni sarà come il parto: dolorosa, sanguinosa, ma necessaria. Il Mondo ha le doglie e grandi trasformazioni sembrano annunciarsi, anzi molte sono già in atto. Nel mondo occidentale c’è e ci sarà sempre meno lavoro, forse bisognerà ripensare al fatto che solo il lavoro salariato sia alienante, forse è il lavoro per quanto necessario ma in quanto tale, ad esser una alienazione dal sé umano. Perché dopo marx non è venuto aprile ma dicembre e poi di nuovo novembre ancora aspettiamo un nuovo marx. Le contraddizioni causate dal dominio capitalistico ancora una volta stanno producendo crisi economica, rafforzamento della competizione tra le grandi potenze, aggressioni dirette ed indirette ai popoli dei Paesi più deboli e rafforzamento del militarismo. Ancora una volta si stanno creando le condizioni per un nuovo conflitto mondiale che tutte le classi dirigenti dicono di non volere ma che rafforzano ogni giorno di più con le loro scelte economiche, politiche e militari. Le potenze occidentali, con in testa gli USA, per quanto in competizione anche tra di loro, perseguono al momento una politica unitaria nei confronti delle potenze di Russia e Cina ma soprattutto nella manomissione e aggressione verso i Paesi più deboli. Di tale politica unitaria la NATO e' il dispositivo principale: uno strumento di convergenza e di coordinamento degli interessi dominanti dell'Establishment euro-atlantico, uno strumento offensivo al servizio  delle grandi potenze occidentali, che tanti disastri stanno provocando in giro per il mondo. Dalla ex Jugoslavia all'Afghanistan, dall'Iraq alla Libia, passando per il sostegno ai cosiddetti rivoltosi di Ucraina e Siria. I potenti della Terra hanno seminato morte e distruzione contro popolazioni e Paesi che non rappresentavano nessuna minaccia. Il  crescente militarismo, la corsa agli armamenti da essi indotto e la militarizzazione dei territori degli stessi Paesi facenti parte della NATO si rivela essere un potente strumento in mano ai governanti e alle classi dirigenti per disciplinare anche le proprie popolazioni, per imporre una gestione sempre più autoritaria delle istituzioni, per ridurre le possibilità  di ribellarsi alle conseguenze della crisi ed alle politiche che l'accompagnano a difesa dei grandi poteri economici finanziari ed industriali.

Gigino A Pellegrini & G el Tarik

Lascia un commento

Assicurati di inserire (*) le informazioni necessarie ove è consentito

BANNER-ALTO2

I Racconti

Meteo - Amantea

© 2010 - 2021 TirrenoNews.Info | Liberatoria: Questo sito è un servizio gratuito che fornisce ai navigatori della rete informazioni di carattere generale. Conseguentemente non può rappresentare una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità predefinita. Non può, pertanto, essere considerato un prodotto editoriale ai sensi della legge 62 del 7 marzo 2001. L'Autore del sito non è responsabile dei commenti inseriti nei post o dell’utilizzo illegale da parte degli utenti delle informazioni contenute e del software scaricato ne potrà assumere responsabilità alcuna in relazione ad eventuali danni a persone e/o attrezzature informatiche a seguito degli accessi e/o prelevamenti di pagine presenti nel sito. Eventuali commenti lesivi dell’immagine o dell’onorabilità di persone terze non sono da attribuirsi all’autore del sito, nemmeno se il commento viene espresso in forma anonima o criptata. Nei limiti del possibile, si cercherà, comunque, di sottoporli a moderazione. Gli articoli sono pubblicati sotto “Licenza Creative Commons”: dunque, è possibile riprodurli, distribuirli, rappresentarli o recitarli in pubblico ma a condizione che non venga alterato in alcun modo il loro contenuto, che venga sempre citata la fonte (ossia l’Autore). Alcune immagini pubblicate (foto, video) potrebbero essere tratte da Internet e da Tv pubbliche: qualora il loro uso violasse diritti d'autore, lo si comunichi all'autore del sito che provvederà prontamente alla loro pronta. Qualunque elemento testuale, video, immagini ed altro ritenuto offensivo o coperto da diritti d'autore e copyright possono essere sollecitati inviando una e-mail all'indirizzo staff@trn-news.it. Entro 48 ore dalla ricezione della notifica, come prescritto dalla legge, lo staff di questo Blog provvederà a rimuovere il materiale in questione o rettificarne i contenuti ove esplicitamente espresso, il tutto in maniera assolutamente gratuita.

Continuando ad utilizzare questo sito l'utente acconsente all'utilizzo dei cookie sul browser come descritto nella nostra cookie policy, a meno che non siano stati disattivati. È possibile modificare le impostazioni dei cookie nelle impostazioni del browser, ma parti del sito potrebbero non funzionare correttamente. Informazioni sulla Privacy