E’ già successo in passato e potrebbe succedere ancora.
Ieri sono passati per essere “quattro ciota rielli!”, oggi potrebbero essere l’avanguardia di una forte protesta capace di giungere a forti risultati anche politici.
Se ne è accorta l’amministrazione che ha immediatamente inviato un emissario nella persona dell’assessore Antonio Rubino che ha assunto impegno a studiare ogni possibile soluzione a quanto esposto dal gruppo di commercianti di Via Vittorio Emanuele.
Cominciando dall’orario di inizio dell’isola pedonale.
In realtà dietro queste fibrillazioni ci sono aspetti economici.
Il primo è quello generale di una città che sta sopravvivendo, non vivendo, forse perché incapace di cambiare per stare al passo con i tempi
Non cresce Amantea. Affatto.
Non esercita più la antica attrazione turistica e commerciale.
Sarà per i photored come grida l’associazione di Luigi Rubino?
O sarà per la attrazione esercitata dai grandi centri commerciali dove tutto è gratis , anche gli spettacoli ?
Ma i commercianti di Via Vittorio Emanuele sostengono che è anche per una viabilità che li esclude e penalizza.
Ma come si sul dire “ Se Atene piange, Sparta non ride” .
Intendo dire che anche molti commercianti di via Margherita stanno spesso davanti ai propri negozi nella speranza dell’arrivo di qualche cliente.
E manca qualsivoglia analisi sulle ragioni.
Qualcuno sostiene che la città manca di parcheggi.
Qualcuno che Amantea ha perso la immagine di città bella, colta, viva che aveva conquistato nel tempo ed adesso ne paghi lo scotto..
Qualcuno che si tratta di una fase congiunturale addirittura europea.
Altri che manchi di una strategia di sviluppo.
Altri ancora che Amantea non sa sfruttare le sue potenzialità e non si promuove.
Altri, infine, che manchi attenzione ai fenomeni economici di una città che da sempre, sin dai tempi di Omero, ha vissuto di rapporti economici, di incontri di culture, eccetera.
E come escludere che la gente non venga ad Amantea perché il parco della grotta è chiuso o perché il lungomare è in stato di abbandono ed il porto insabbiato e le strade piene di buche –ci sussurra un commerciante colto-?
Non vorremmo che anche questo tentativo di rabbonire i commercianti arrabbiati diventi un fatto negativo se non si tenteranno analisi di ben maggiore portata e rilevanza.
Mettere la mano sulla bocca per non far parlare non è certamente la soluzione.