Sembra proprio che la morte abbia una predilezione per le feste di compleanno.
No, non si tratta della trama di un film horror-demenziale americano in cui uno scheletro incappucciato viene a spegnere le candeline con la falce. Secondo una ricerca effettuata da Jean-Claude Schmitt, la festa di compleanno così come la si festeggia oggi si diffuse molto tardi, prima negli ambienti aristocratici dell’epoca moderna, poi nella borghesia del XIX secolo e infine, ma non prima del XX secolo negli ambienti popolari. Questo sarebbe già un buon motivo per non festeggiare il giorno della propria nascita.
I primi a celebrare tale usanza furono gli antichi Egizi, che erano soliti omaggiare il faraone preparando per lui un banchetto pieno di ogni sorta di prelibatezze.
In Mesopotamia ed in Egitto si riteneva importante registrare il giorno della propria nascita poiché era essenziale per realizzare l'oroscopo. Popoli antichi come i Greci, i Romani ed i Persiani festeggiavano esclusivamente in occasione del compleanno di re, divinità e persone nobili. Nel calendario romano si festeggiava il giorno della nascita degli imperatori, nonché di particolari eventi importanti, come il Natalis Romae (il 21 aprile a commemorare la fondazione dell'Urbe), ed anche delle divinità.
I primi cristiani non festeggiavano il compleanno, perché la ritenevano un pratica pagana. Origene di Alessandria, definiva il compleanno un peccato d'orgoglio; mentre Sant'Agostino, lo sostituì con la festa dei Santi. Anche i musulmani, i buddisti e i taoisti rifiutano di festeggiare il compleanno per diversi motivi.
Il movimento "new age", inoltre, contesta l'aritmetica del calendario del compleanno, poiché lo considera una mera convenzione che non riflette in alcun modo quelle che sono le evoluzioni personali interiori, le uniche meritevoli di essere davvero celebrate. L'approssimarsi di alcune date di compleanno può suscitare una qualche forma di angoscia. È il caso dei compleanni che inducono a pensare a progetti falliti o a un senso di incompiutezza della propria vita. Tuttavia, oltre alle morti causate da malattie, non sono neppure rari i casi di persone che passano a miglior vita in corrispondenza del loro anniversario di nascita. William Shakespeare, soltanto per citarne uno, morì il giorno del suo compleanno per cause ignote.
Il compleanno porta sempre con sé un velo di malinconia... è il giorno che rammenta il veloce scorrere del tempo...la frenesia della vita...il dover sempre rincorrere qualcosa...
Tardi ti amai, bellezza così antica e così nuova, tardi ti amai.
Sì, perché tu eri dentro di me e io fuori. Lì ti cercavo.
Deforme, mi gettavo sulle belle forme delle tue creature.
Eri con me, e non ero con te. S. Agostino
Gigino A Pellegrini & G el Tarik