Se occorreva una ennesima dimostrazione della incapacità della gestione della sanità calabrese, eccola.
Ce la riferisce nientemeno che il professor Franco Pacenza scelto dal professor Mario Oliverio
per le sue alte capacità politiche e gestionali della sanità calabrese.
Ed infatti il professor Pacenza ha partecipato ai lavori della Commissione Salute della Conferenza Stato-Regione, che, come previsto, ha preso oggi in esame i saldi di mobilità sanitaria per gli anni 2014 e 2015, ponendo a base i dati consolidati e già erogati dell'anno 2013.
E la commissione ha scoperto che la regione Calabria ha speso 19 milioni di euro in più rispetto al 2013.
In sostanza aumenta, quindi, il trend negativo della mobilità sanitaria calabrese.
Niente di strano considerata la in efficienza ed insufficienza della sanità in Calabria.
Il problema è che il professor Pacenza sembra non averlo capito.
Non ha capito che se per ricoverarsi in ospedale , spesso, se non sempre, occorre almeno una forte raccomandazione da parte del medico pubblico che prima effettua una visita a pagamento occorre andare fuori dalla Calabria.
Non ha capito che se per fare una mammografia occorrono 6 mesi i Calabresi DEVONO andare fuori dalla Calabria.
Non ha capito che se per fare una colonscopia occorre aspettare 8 mesi i Calabresi non possono che andare fuori dalla Calabria.
Non ha capito che l’alternativa in Calabria in queste condizioni è quella di rivolgersi al sistema sanitario privato a pagamento e che se bisogna pagare 200-300 euro per un esame di cui si ha bisogno urgentemente è più facile telefonare ad un parente nel centro nord Italia e fissare un esame entro pochi giorni od al massimo un mese in strutture pubbliche o private convenzionate e spendere 100 al massimo 100 euro di viaggio.
Ma la cosa assurda è che invece di dotare di medici pubblici gli ospedali ed i poliambulatori i grandi ed incommensurabili gestori della sanità calabrese pensano di adottare vergognosi palliativi.
Ve ne anticipiamo qualcuno.
Per esempio invece di crescere le ore degli specialisti si sta pensando di ridurre il tempo delle visite ripetendo, cioè, la storia di Guido Tersilli ( da Il medico della mutua) che con 3000 mutuati non potendo dedicare agli stessi più di 5 minuti collassa e finisce in ospedale per essere curato dai medici i quali ha fregato i mutuati.
Per non morire, Allora scappa.
Ed i calabresi fanno lo stesso.
Per non morire scappano.
D’altro canto , nessuno si illuda, prima o dopo capiterà anche al Professor Pacenza , al professor Oliverio ed agli altri politici calabresi responsabili di questo disastro.