E’ un eroe od un incosciente il giovane Gianluca Callipo?
Il re è nudo è una celebre frase della fiaba ‘I vestiti nuovi dell’imperatore’ di Hans Christian Andersen.
Un re pieno di se ed arrogante voleva vestiti sempre più belli per dare di se stesso un’ immagine meravigliosa.
Ma non trovava più sarti o stoffe che lo soddisfacessero.
E così un giorno arrivarono due impostori che si fecero passare per tessitori e sostennero di saper tessere la stoffa più bella che mai si potesse immaginare. Non solo i colori e il disegno erano straordinariamente belli, ma i vestiti che si facevano con quella stoffa avevano lo strano potere di diventare invisibili agli uomini che non erano all’altezza della loro carica e a quelli molto stupidi.
I truffatori finsero di lavorare sui tessuti, ovviamente inesistenti e nessuno osò denunciare la truffa in atto proprio per quel meccanismo che prevedeva che a non vedere i tessuti fossero gli incapaci e gli stupidi.
L’epilogo è noto: il re viene vestito con i vestiti inesistenti e sfila per la città nudo:
Solo un bambino innocente e sincero ebbe il coraggio di dire “ Il Re è nudo”.
E la voce corse per tutto il regno ma il Re arrogante e stupido anzichè vestirsi disse «Ormai devo restare fino alla fine».
E così si raddrizzò ancora più fiero e i ciambellani lo seguirono reggendo lo strascico che non c’era.
Il bambino è Gianluca Callipo, il re è Mario Oliverio, i ciambellani sono nella corte della regione. il popolo siamo noi calabresi
Sarà un Robin Hood od un Don Chisciotte?
Non parteggiamo né per Mario Occhiuto, né per Mario Oliverio, ma dobbiamo dare atto a Gianluca Callipo di avere coraggio ed onestà quando afferma c che “Accusa ( di Oliverio è) risibile (per)che appare come un semplice pretesto per controbattere senza entrare nel merito delle questioni che ho posto con la mia scelta – conclude -. Sono passati 4 anni da allora e sono cambiate tante cose. L’unica cosa che non è cambiata è l’immobilismo del Pd calabrese. Più che preoccuparsi del mio rancore, che non c’è mai stato, neanche all’indomani della sconfitta alle primarie, il candidato del Pd alle Regionali si preoccupasse delle promesse tradite verso coloro che, con il 42% di consensi che mi attribuirono, chiedevano un cambiamento che non c’è stato. Oliverio e il partito hanno completamente ignorato quelle istanze di rinnovamento che venivano da quasi la metà del popolo delle primarie, eppure nessuno mai, me compreso, si è azzardato a mettere in discussione la sua leadership politica e di governo. Ma ora che ha scelto di candidarsi, ignorando per l’ennesima volta la base del partito ed evitando un confronto aperto su questa ipotesi, non c’era altra alternativa che dire basta”.