Riceviamo e pubblichiamo:
“Nell’ultimo consiglio comunale sono successe tante cose, troppe per essere riunite in un unico comunicato.
Si è parlato della situazione degli immigrati, dell’ordine pubblico e delle forze dell’ordine.
E’ stata finalmente discussa e approvata la nostra proposta sulle riprese delle sedute consiliari seppure con grosse limitazioni poste vigliaccamente dalla maggioranza.
Si è parlato della mensa scolastica e la maggioranza ha bocciato la nostra proposta di investire di più e coprire tutti i cinque giorni di mensa e non lasciare i bambini per due giorni(per tutto l’anno) con un panino: e qui il sindaco ha raggiunto il massimo livello istituzionale parlando delle sue polpettine e delle due frittatine.
Si è affrontato poi l’enorme tema del buco di bilancio e questa maggioranza scellerata è andata a modificare le scritture contabili del 2014 senza un parere amministrativo, ma con l’unica “illuminazione” della segretaria-ragioniera che ha ammesso candidamente : “Io lo so che sono incompatibile in questo doppio ruolo, anche per l’anticorruzione ma lo faccio per spirito di servizio.”
Vorremmo capire a chi lo fa questo servizio, non certo ai cittadini di Amantea.
E poi la chicca finale del sindaco: l’indennità “maggiorata” del Presidente del Consiglio, che dovrebbe svolgere una funzione “super partes” di equilibrio ed equidistanza tra maggioranza e minoranza e che invece viene “retribuita” dalla maggioranza.
Affronteremo ogni tema, per adesso pubblichiamo la nota letta in Consiglio quando hanno comunicato e “festeggiato” le nuove deleghe.
Ecco la nota:
“Questo di oggi è il primo consiglio comunale dopo due fatti gravissimi:
le indagini della Procura di Paola che riguardano il sindaco e suo padre Giuseppe Sabatino per voto di scambio e corruzione elettorale;
un buco di bilancio di 3 MILIONI e 300 MILA EURO che sono spariti, come vedremo tra poco, da un bilancio all’altro, in questo caso dal 2013 al 2014, apparentemente senza un perché.
E voi vi comportate come se nulla fosse.
Oggi si ridistribuiscono le deleghe perché, come ha detto il sindaco, un assessore si è dimesso, e non un assessore qualunque ma l’assessore al Bilancio e ai Lavori Pubblici.
Quindi non un’ordinaria gestione, ma in sostanza una crisi gravissima di maggioranza.
L’assessore se ne è andato definendo questa amministrazione “Impresa familiare”.
Noi lo sosteniamo da sempre, siamo l’unico comune in Italia dove in due anni di tempo non si è riusciti a trovare un Ragioniere, e quello che è in pensione (che guarda caso è il padre del sindaco), rimane a fare il “volontario civico”.
Siamo l’unico comune in Italia dove si è fatto un concorso per la Ragioneria e tutti i concorrenti sono stati bocciati.
Sembra tutto incredibile.
Quello che emerge è lo squallore di questo contesto e di questa amministrazione che sembrerebbe una barzelletta.
E potremmo anche ridere se non ci fosse di mezzo un contesto sociale che piange, persone senza lavoro o con lavoro e senza stipendio, si potrebbe ridere se non ci fossero difficoltà economiche enormi di cui l’amministrazione comunale non tiene affatto conto, e una situazione disastrosa per quanto riguarda la manutenzione, le strade, la depurazione, i servizi, e i costi dei servizi che continuano ad aumentare (sono di recente arrivate le bollette TaRi elevatissime nonostante siamo al 70 % di differenziata).
Abbiamo gli operai delle cooperative che non vengono pagati da mesi, i lavoratori del PAC anziani che attendono quasi tutti i pagamenti, quelli dell’Home Care Premium che sono stati pagati da poco dopo mesi di ritardo.
Il quadro che è emerso è terribile!
Avete festeggiato le nuove deleghe ma io penso, che non vi sia nulla da festeggiare.
E se ci sono degli auguri da fare li faccio non a voi amministratori ma ai cittadini di Amantea perché si liberino al più presto di voi e ritornino a credere che un’amministrazione seria ci può essere per il futuro di Amantea.”
Francesca Menichino