Sono giunti in forze ed in silenzio i Carabinieri e sono andati via a sirene spiegate con un buon bottino.
E’ la sintesi di una importante operazione antidroga svoltasi stanotte nel centro tirrenico.
Ad essere posto sotto controllo lo spaccio di droga che aveva già visto diversi arresti eseguiti dai Carabinieri della locale stazione di Amantea.
Ma questa volta il blitz ha visto impegnate una decina di auto, circa 50 carabinieri, cellulari e cani antidroga.
Impegnati uomini della Caserma di Amantea, guidati al maresciallo Cerza, uomini della compagnia di Paola guidata dal capitano Villano, uomini dei Carabinieri del Comando Provinciale di Cosenza, della Compagnia Speciale e del Nucleo Cinofili di Vibo Valentia.
Il Cara di Amantea è stato oggetto di perquisizioni e sembra siano state trovate circa 1000 dosi di droga.
Ma l’intera città è stata presidiata ed in particolare la stazione ferroviaria.(vedi foto).
Proprio quella stazione dove sono stati eseguiti diversi arresti.
I profughi infatti sembra si rifornissero , anche, sulle piazze lontane da Amantea. Si parla di Cosenza, Lamezia , Rosarno.
Nel corso della nottata i militari della Compagnia Carabinieri di Paola hanno eseguito in Amantea tre fermi d’indiziato di delitto per spaccio di sostanze stupefacenti continuato in concorso, emessi dalla Procura della Repubblica di Paola, nei confronti di altrettanti immigrati, ospitati presso il centro di prima accoglienza.
Le indagini, condotte dai militari della Stazione Carabinieri di Amantea, sono state coordinate dal PM titolare dell’indagine, dott.ssa Anna Chiara Fasano, che ha firmato il provvedimento di fermo a carico di due immigrati, originari del Gambia, di età compresa tra i 22 e 24 anni, e un immigrato 19enne, di origini nigeriane.
Gli approfonditi accertamenti svolti dai Carabinieri hanno svelato l’esistenza di un collaudato sistemato di approvvigionamento, confezionamento e successivo spaccio di marijuana, che poteva contare su un articolato sistema di sentinelle sparse all’interno del centro di accoglienza, che ha reso particolarmente difficili le indagini.
Particolarmente allarmanti gli elementi emersi dai riscontri svolti dai carabinieri che hanno anche accertato come i soggetti fermati non esitassero a spacciare droga a ragazzi minorenni e come i responsabili del centro fossero particolarmente intimoriti dalle modalità con cui lo spaccio veniva esercitato all’interno del centro di accoglienza.
I tre africani sono stati tradotti presso la casa circondariale di Paola a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Ma il blitz non finisce qui: sembra si stia lavorando sulle connessioni con elementi locali.
….ulteriori aggiornamenti…..