
L’iniziativa privata dei militari della locale Caserma dei Carabinieri di Amantea, che si incastona nelle centinaia di azioni solidali verso le famiglie bisognose del nostro territorio.
I Carabinieri consegneranno viveri alla Protezione Civile di Amantea, una spesa da loro stessi fisicamente effettuata, per un importo di circa mille euro, da donare a chi ne ha bisogno.
Sono sempre in strada. Conoscono ogni angolo della città, il bello ed il brutto di ognuno di noi, ci sono abituati per lavoro, giorno e notte.
Domani, però, alcuni Carabinieri della locale caserma di Amantea, liberi dal servizio, in ideale rappresentanza di tutti gli altri colleghi, svestiranno le uniformi e gli stivali e si recheranno per dare il loro aiuto, da cittadini comuni, in questo momento di terribile sofferenza per migliaia di famiglie.
Le famiglie che beneficeranno di questo inaspettato aiuto, una ventina in tutto tra quelle che più di altre fanno fatica ad arrivare alla fine del mese.
I sacchetti, da loro riempiti, verranno consegnati a domicilio dalla Protezione Civile, con tutte le dovute precauzioni anti-contagio.
L'iniziativa è destinata a rimanere isolata, ci hanno informato che anche altre forze dell'ordine, presenti in città, si sono organizzate per una raccolta solidale a favore delle famiglie bisognose del nostro territorio.
Un’iniziativa messa in atto per far sentire ancor di più la vicinanza dello Stato, anche a coloro che per mille ragioni lo sentono lontano e ostile. Un’iniziativa che punta a dare un sostegno concreto a chi in questo periodo sta vivendo difficoltà drammatiche.
Un’iniziativa che si affianca, "nel suo piccolo" sottolinea un militare, alle tante altre che per fortuna si stanno moltiplicando nelle ultime settimane.
Un’iniziativa che mostra la sensibilità dell’Arma da sempre a contatto con gli ultimi.
E che agli ultimi ha pensato pure stavolta.
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L’Italia si vanta di avere la Protezione civile migliore del mondo.
Eppure non ci sembra che questa volta sia stata all’altezza.
Questo, ovviamente, se vero quanto ci hanno detto i marinai amanteani.
Erano le 11 circa di stamattina ed ancora tiravano a secco le barche che normalmente sostano sulla battigia.
Molte erano intatte.
Qualcuna era già parzialmente distrutta .(vedi foto).
Altre erano ancora sulla battigia, violentate dalle onde.
Alcune seppellite nella sabbia. .(vedi foto).
Altre totalmente distrutte e sbattute contro il muro del lungomare. .(vedi foto).
Eppure stamattina all’alba erano a mare , il mare era calmo e nulla faceva presagire la forte tempesta che si sarebbe scatenata do li a poche ore.
Nessun preallarme .
Ed invece la Calabra si sarebbe trovata al centro del doppio ciclone nella foto.
Proprio quel ciclone che è all’origine della fortissima mareggiata.
Una mareggiata che si è sviluppata con inizio intorno alle 08.30 con onde altissime, violentissime e ripetute.
Onde che si sono scagliate su tutto ciò che incontravano e che scemando man mano sono durate fino al primo pomeriggio
Per fortuna che un amanteano amante del mare e che i trovava sul lungomare appena iniziata la tempesta di mare ha dato l’allarme e decine e decine di possessori di barche hanno potuto portarle a salvamento.
Purtroppo non tutte.
Salvata ma parzialmente distrutta
Distrutta
Una distrutta ed una seppellita nella sabbia
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Politica
Sono passate da poco le 20.00 e scoppia un incendio sulla collina di Cannavina.
A monte della Strada Nova, quella che porta verso La Tonnara.
Proprio là dove sono state costruite la case dei Dott.ri Panza e Di Leo.
Uno strano incendio.
Già d’estate è impossibile credere alla autocombustione, figurarsi il 31 dicembre!.
Poi il fuoco cresce e le fiamme minacciano alcune abitazioni.
I Vigili del Fuoco sono lontani.
La Protezione civile amanteana da qualche tempo è stranamente assente.
Ed allora ecco che interviene un giovane Vigile del Fuoco provvisorio, il giovane amanteano Umberto Passarelli, nemmeno in servizio, ma che per senso civico raggiunge lo spazio tra le case ed il fuoco ed armato di un tubo comincia la delicata e difficile opera di spegnimento.
Ha tecnica e coraggio e riesce ad allontanare l’incendio dalla abitazioni mettendole in sicurezza.
Addirittura aiutato dal signor Pasquale Ruggiero che gli tiene la improvvisata giuntura con un altro tubo riesce a spegnere anche il fuoco che piano, piano saliva verso il serbatoio dell’acqua di Potame.
Il vento, intanto, spinge il fuoco anche verso gli alloggi popolari di Via Macello.
Ma ecco che per fortuna arrivano due automezzi dei vigili del fuoco dalla lontana Paola e che intervengono su questo nuovo fronte.
Passarelli raggiunge la squadra dei vigili di ruolo e spiega quanto fatto.
Poi raggiunge la sua famiglia.
Una buona e sana doccia e riprende il cenone.
Che dire se non bravo e complimenti per il forte senso di dovere civico.
Ma nel contempo non possiamo non chiederci dove sia finita la mitica protezione civile amanteana, quella, per capirci, che dieci anni fa circa aveva spento un incendio ben più imponente proprio nello stesso luogo.-
Una domanda alla quale nessuno darà risposta.
Auguri Amantea.
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Economia - Ambiente - Eventi
L’Articolo 15. Competenze del comune ed attribuzioni del sindaco della legge n. 225 del 24 febbraio 1992:
Istituzione del Servizio Nazionale della Protezione Civile, aggiornato con il decreto-legge 14 agosto 2013, n. 93, coordinato con la legge di conversione 15 ottobre 2013, n. 119, nel suo comma 3 stabilisce che il sindaco è autorità comunale di protezione civile.
E di seguito nel suo comma 3-bis statuisce che il comune deve approvare con deliberazione consiliare, entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore della presente disposizione, il piano di emergenza comunale previsto dalla normativa vigente in materia di protezione civile, redatto secondo i criteri e le modalità di cui alle indicazioni operative adottate dal Dipartimento della protezione civile e dalle giunte regionali.
Le linee guida per la pianificazione comunale di emergenza di protezione civile furono emesse dalla Delibera di Giunta Regionale 24 luglio 2007, n. 472.
Stabilisce, infine, nel suo comma 3 ter che “Il comune provvede alla verifica e all'aggiornamento periodico del proprio piano di emergenza comunale, trasmettendone copia alla regione, alla prefettura-ufficio territoriale del Governo e alla provincia territorialmente competenti “
E, dulcis in fundo, nel suo comma 3-quater stabilisce che “Dall'attuazione dei commi 3-bis e 3-ter non devono derivare nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica”
Ma si vede che siamo in Italia e che la legge evidentemente scherzava. Ed infatti l’obbligo è virtuale e non prevede sanzione alcuna.
Tanto è vero che la Protezione Civile della Regione Calabria in via sussidiaria “ ha messo a disposizione dei 409 comuni della Calabria per la redazione di un "livello base" dei piani d'emergenza comunali, una task force di 140 tecnici (ingegneri, architetti, geologi) che nei prossimi giorni andranno a raccogliere "porta a porta", in tutti i centri calabresi, le informazioni essenziali per la pianificazione dell'emergenza in caso di calamità (terremoto, frana, alluvione, tsunami, incendio, disastro industriale, ecc.). Lo ha reso noto la stessa Protezione civile attraverso una nota pubblicata sui propri profili social istituzionali.
Secondo quanto evidenziato nella note, "alla luce di una convenzione con il laboratorio di pianificazione urbanistica dell'Università della Calabria, diretto dal professore Mauro Francini e grazie al prezioso contributo delle associazioni di volontariato di Protezione civile della Regione, entro il 31 gennaio prossimo tutti i comuni della Calabria saranno dotati di un "piano di emergenza di base" che a breve sarà disponibile ed aggiornabile on-line sul portale della Protezione civile della Regione Calabria, evitando lungaggini burocratiche e consentendo di condividere in tempo reale questo importante strumento di pianificazione con tutti i soggetti preposti alla gestione dell'emergenza"(da Il Lametino.it)
Qualche riflessione
Questo l’elenco dei comuni dotati di piano di protezione civile( dal sito della Protezione civile regionale)
- Albi
- Amato
- Andali
- Argusto
- Badolato
- Borgia
- Caraffa di Catanzaro
- Catanzaro
- Chiaravalle Centrale
- Cortale
- Cropani
- Davoli
- Decollatura
- Falerna
- Feroleto Antico
- Gimigliano
- Girifalco
- Gizzeria
- Guardavalle
- Isca sullo Ionio
- Marcedusa
- Marcellinara
- Martirano
- Martirano Lombardo
- Miglierina
- Montauro
- Montepaone
- Nocera Terinese
- Olivadi
- Pentone
- Petrizzi
- Petronà
- Pianopoli
- San Floro
- San Pietro Apostolo
- San Sostene
- San Vito sullo Ionio
- Sant'Andrea Apostolo dello Ionio
- Sellia
- Sellia Marina
- Serrastretta
- Settingiano
- Sorbo
- San Basile
- Soverato
- Squillace
- Stalettì
- Taverna
- Tiriolo
- Zagarise
- Acquaformosa
- Acri
- Aiello Calabro
- Aieta
- Albidona
- Alessandria del Carretto
- Altilia
- Altomonte
- 59.Amantea
- Amendolara
- Belsito
- Belvedere Marittimo
- Bisignano
- Buonvicino
- Calopezzati
- Caloveto
- Campana
- Canna
- Carolei
- Carpanzano
- Cassano all'Ionio
- Castrolibero
- Castrovillari
- Celico
- Cerchiara di Calabria
- Cerisano
- Cervicati
- Cerzeto
- Cetraro
- Colosimi
- Corigliano Calabro
- Cosenza
- Cropalati
- Domanico
- Figline Vegliaturo
- Fiumefreddo Bruzio
- Francavilla Marittima
- Fuscaldo
- Laino Castello
- Lattarico
- Lungro
- Luzzi
- Mandatoriccio
- Marano Marchesato
- Marano Principato
- Marzi
- Mendicino
- Mongrassano
- Montalto Uffugo
- Mormanno
- Mottafollone
- Nocara
- Oriolo
- Orsomarso
- Panettieri
- Papasidero
- Piane Crati
- Pietrafitta
- Pietrapaola
- Plataci
- Praia a Mare
- Rende
- Rocca Imperiale
- Roggiano Gravina
- Rogliano
- Rossano
- Rota Greca
- San Basile
- San Donato di Ninea
- San Fili
- San Giorgio Albanese
- San Lorenzo Bellizzi
- San Lorenzo del Vallo
- San Marco Argentano
- San Pietro in Amantea
- San Pietro in Guarano
- San Vincenzo La Costa
- Sangineto
- Santa Caterina Albanese
- Santa Domenica Talao
- Santa Maria del Cedro
- Santa Sofia d'Epiro
- Santo Stefano di Rogliano
- Saracena
- Scala Coeli
- Scalea
- Scigliano
- Serra d'Aiello
- Serra Pedace
- Spezzano Albanese
- Terranova da Sibari
- Terravecchia
- Torano Castello
- Tortora
- Trebisacce
- Trenta
- Vaccarizzo Albanese
- Verbicaro
- Villapiana
- Zumpano
- Belvedere di Spinello
- Castelsilano
- Cerenzia
- Cirò
- Cirò Marina
- Cotronei
- Crucoli
- Melissa
- Mesoraca
- Pallagorio
- Petilia Policastro
- San Nicola dell'Alto
- Santa Severina
- Verzino
- Africo
- Agnana Calabra
- Ardore
- Bagaladi
- Bianco
- Bova Marina
- Calanna
- Camini
- Canolo
- Careri
- Caulonia
- Ciminà
- Cinquefrondi
- Condofuri
- Cosoleto
- Feroleto della Chiesa
- Galatro
- Gerace
- Giffone
- Gioia Tauro
- Laganadi
- Laureana di Borrello
- Locri
- Maropati
- Martone
- Melito di Porto Salvo
- Molochio
- Palizzi
- Palmi
- Platì
- Reggio di Calabria
- Riace
- Rizziconi
- Roccaforte del Greco
- Rosarno
- Samo
- San Giorgio
- Morgeto
- San Luca
- San Pietro di Caridà
- San Roberto
- Sant'Alessio in Aspromonte
- Sant'Eufemia d'Aspromonte
- Sant'Ilario dello Ionio
- Santo Stefano in Aspromonte
- Scido
- Scilla
- Siderno
- Staiti
- Stilo
- Taurianova
- Terranova
- Sappo
- Minulio
- Varapodio
- Fabrizia
- Polia
- Serra San Bruno
- Zambrone
Se su 409 comuni ben 223( altrove ne sono elencati 219?) sono dotati di piano dovrebbe derivarne che solo 186 ( o190) ne sono sprovvisti.
Perché allora 140 tecnici?
Chi li paga? La regione, poi rivalendosi sui comuni?
Quali sanzioni sono state comminate ai sindaci inadempienti?
Quali sanzioni sono state comminate alla regione che non ha adempiuto a quello che oggi ritiene sia un suo dovere?
La protezione civile non ha tecnici abilitati alla redazione dei piani?
Perché la convenzione con il laboratorio di pianificazione urbanistica dell'Università della Calabria, diretto dal professore Mauro Francini ?
Non si poteva affidare il coordinamento alla stessa protezione civile regionale incaricando i tecnici comunali di ognuno dei 186 comuni inadempienti’?
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Cronaca
Grazie all'intervento della giovanissima amanteana Elena De Vita, intervenuta tempestivamente nel segnalare la presenza di un bellissimo Gheppio, feritosi ad un'ala e presente nel giardino di famiglia
Probabilmente è l’urbanizzazione a non far bene agli animali selvatici, o comunque solo delle casualità, una cosa è certa, sistematicamente vengono recuperati animali selvatici in difficoltà, inciderà sicuramente anche la sempre maggiore sensibilità dei cittadini che segnalano, intervengono e comunque non si girano dall’altra parte. Pochi giorni fa la giovane Elena De Vita di Amantea ha recuperato un bellissimo Gheppio ferito ad un’ala nel giardino di famiglia, la ragazza senza esitazione ha contattato la Protezione Civile di Amantea che è prontamente intervenuta prendendo in consegna il piccolo rapace e provvedendo a farlo pervenire al locale C.E.A.M. WWF che, come avviene regolarmente, con la collaborazione della Polizia Provinciale di Cosenza ha assicurato il ricovero nelle mani esperte degli operatori del CRAS di Rende. Al cento diretto dal dott. Mauro Tripepi si accerteranno le condizioni, si provvederà alle cure e, solo dopo la completa guarigione, che dovrebbe portare al pieno recupero la funzionalità degli animali si provvederà alla rimessa nell’habitat naturale. Solo pochi giorni prima al WWF era arrivata la telefonata dei padri del convento di San Bernardino di Amantea, Padre Giuseppe con la semplicità ed il sorriso che lo contraddistinguono aveva riferito al Responsabile del WWF “….. quando la mattina sono venuto ad aprire la chiesa ho trovato lui in attesa ……..” il “lui” era uno stupendo pulcino di Allocco venuto giù dal campanile dove vi era il nido al completo. Anche l’anno scorso padre Giuseppe era ricorso all’intervento del WWF per aiutare un altro Allocco, probabilmente è proprio vero che i nostri piccoli fratelli e sorelle - gli animali - sentono di trovare apertura d’animo e disponibilità nella Chiesa…….
L’ultima telefonata al WWF è arrivata oggi dal Comune di Cleto, ad aver recuperato un piccolo gufo una ragazza volontaria del servizio Civile presso lo stesso Ente, si è subito attivata la catena di soccorsi, una staffetta della vita per tanti animali che il caso porta all’abbandono del nido dove, tante volte, li aspetta morte certa. Questa è la direzione giusta, tutti insieme con la collaborazione raggiungeremo sempre migliori risultati andando a garantire una piccola quota di Natura che ha bisogno di noi.
Il Responsabile del C.E.A.M. WWF “Scogli di Isca” - Francesco Saverio Falsetti
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