Sono passate da poco le 20.00 e scoppia un incendio sulla collina di Cannavina.
A monte della Strada Nova, quella che porta verso La Tonnara.
Proprio là dove sono state costruite la case dei Dott.ri Panza e Di Leo.
Uno strano incendio.
Già d’estate è impossibile credere alla autocombustione, figurarsi il 31 dicembre!.
Poi il fuoco cresce e le fiamme minacciano alcune abitazioni.
I Vigili del Fuoco sono lontani.
La Protezione civile amanteana da qualche tempo è stranamente assente.
Ed allora ecco che interviene un giovane Vigile del Fuoco provvisorio, il giovane amanteano Umberto Passarelli, nemmeno in servizio, ma che per senso civico raggiunge lo spazio tra le case ed il fuoco ed armato di un tubo comincia la delicata e difficile opera di spegnimento.
Ha tecnica e coraggio e riesce ad allontanare l’incendio dalla abitazioni mettendole in sicurezza.
Addirittura aiutato dal signor Pasquale Ruggiero che gli tiene la improvvisata giuntura con un altro tubo riesce a spegnere anche il fuoco che piano, piano saliva verso il serbatoio dell’acqua di Potame.
Il vento, intanto, spinge il fuoco anche verso gli alloggi popolari di Via Macello.
Ma ecco che per fortuna arrivano due automezzi dei vigili del fuoco dalla lontana Paola e che intervengono su questo nuovo fronte.
Passarelli raggiunge la squadra dei vigili di ruolo e spiega quanto fatto.
Poi raggiunge la sua famiglia.
Una buona e sana doccia e riprende il cenone.
Che dire se non bravo e complimenti per il forte senso di dovere civico.
Ma nel contempo non possiamo non chiederci dove sia finita la mitica protezione civile amanteana, quella, per capirci, che dieci anni fa circa aveva spento un incendio ben più imponente proprio nello stesso luogo.-
Una domanda alla quale nessuno darà risposta.
Auguri Amantea.