I profughi scacciati dalla Libia di Gheddafi e che dopo essere giunti in Italia vennero distribuiti un po’ dappertutto compreso Amantea erano già un ricordo.
Ma il mondo continua a girare alla rovescia .
Dopo la Libia, eccola Siria, l’Egitto, e via di seguito.
E quello che era sembrato un esodo biblico oggi appare una quisquilia rispetto a quello che è oggi in atto.
Si fugge dalle proprie patrie per cercarne una nuova ed ormai tutti sognano l’Europa( l’America è lontana).
Ed all’Italia il compito di ospitarli, di assisterli, di capire se siano ascrivibili tra quelli che possono vantare il diritto a restare.
Ieri sera le telefonate si sono intrecciate tra la Prefettura, la protezione civile, le Forze dell’ordine, le imprese private, le cooperative, i comuni.
Il primo risultato è che stamattina sono stati viaggiare verso Amantea tre pullman.
Se ne sono fermati solo 2 e circa 110 persone, per lo più Siriani ed Egiziani, sono ospiti dell’amministrazione comunale ed allocati nella palestra della Scuola media del capoluogo.
Ovviamente si tratta di una soluzione approssimativa anche se abbiamo visto una imponente organizzazione di Forze dell’Ordine , di protezione civile e di personale dell’ente comune, in attesa di una soluzione più confacente quale quella alberghiera.
Tra le Forze dell’Ordine i carabinieri di Amantea e quelli di Paola guidati dal tenente Paolo Zupi( sul tardi è arrivato anche il capitano Luca Acquotti) ed il comandante Emilio Caruso della PM di Amantea , oltre ad una notevole quantità di Carabinieri e Vigili Urbani.
Presente il responsabile della Protezione Civile di Amantea Salvatore Socievole con diversi unità addette al servizio.
Presente Rocco Cima che ha coordinato il numeroso personale delle cooperative che hanno allestito in tempo record alcune tende ed alcuni bagni chimici.
I profughi giunti sono nella gran parte giovani tra i 20 ed i 30 anni
Non ci sono né donne, né bambini
Tutti i 110 profughi sono al momento seduti sul parquet della palestra della Scuola Media di Via E Noto in attesa di essere rifocillati di essere poi trasferiti appena possibile in altra struttura più acconcia.
Perplessa la città
Forti e negative le reazioni del vicinato, preoccupato della presenza dei profughi
La questione aveva già raggiunto notorietà politica e giornalistica quando nel novembre 2011 la valle dell’Oliva era stata oggetto di visita da parte della Commissione ENVI del Parlamento Europeo guidata dall’ex onorevole mario Pirillo proprio per far luce sulla questione della Valle dell’Oliva e dei siti di Crotone.
In quella occasione Pirillo si sentì leso dalle dichiarazioni rese da Francesco Cirillo sul suo blog nell’articolo “Sono arrivati i commissari europei. Ma il vero rumore lo fanno gli ambientalisti.”contenente anche una vignetta sull’ex parlamentare europeo
Da qui la querela avanzata da Pirillo contro Francesco Cirillo difeso dall’avvocatessa Natalia Branda.
Ieri il Gip del tribunale di Paola, Pierpaolo Bortone, ha archiviato la querela.
Il Gip dà ragione a Cirillo e scrive: "Si ritiene che le affermazioni fatte dal Cirillo sul sito internet scirocco.blog.tiscali.it costituiscano espressione del diritto di critica politica, diritto esercitato da un giornalista ambientalista in relazione alla questione dell'illecito smaltimento dei rifiuti nel territorio calabrese; tale critica, viene espressa nell'ambito di contesa politica giudiziaria, caratterizzata da toni particolarmente accesi ed improntata ad un elevato grado di virulenza" .
Nella querela Pirillo sosteneva di aver subito una: "incontrollata aggressione verbale nei miei riguardi all'unico scopo di aggredire la mia persona”
Per il giudice non è ravvisabile tale elemento e da qui la archiviazione.
Riceviamo e pubblichiamo la nota di Gigino Pellegrino che “approfitta” della vicenda del porto per “ricordare” il potere ( qualunque sia) “legittima e avvalora i propri inganni”.
Ci permettiamo di ricordare a Gigino che il vero problema ci sembra, anche, se non soprattutto, che il popolo evita di conoscere la “verità” che potrebbe essere fortemente preoccupante e si è abitato a credere alle giustificazioni politiche spesso sostenute dal rimando alle vecchie giunte se non al destino ineludibile, così evitando di cercare i responsabili a tutti garantendo il silenzio se non il perdono !
Comunque eccovi il testo della nota di Gigino:
“E FESTA SIA
Potrebbe anche esser vero che la propaganda politica non bisogna sempre considerarla menzognera, ma è vero anche , al di là del luogo comune che indica la politica come la sede per eccellenza della menzogna, che il problema del rapporto tra politica e falsità, sia pur esso per il “bene pubblico”, sembra essere complementare al ruolo di chi governa.
Uno potrebbe anche ironizzare sulla grossolana incapacità persino nel mentire da parte dei governanti, non è possibile minimizzare il fatto che, a partire da Platone, il problema abbia costituito una vera e propria controversia.
Questo è il punto che dovrebbe rappresentare uno dei temi centrali del dibattito socio politico per poter riconsiderare i caratteri e la natura stessa del sistema liberal-democratico per quanto concerne la manipolazione che lo stesso sistema mette in atto per poter trasferire, con l’aiuto anche dei mass-media, le proprie “verità” all’opinione pubblica, pronta a subire, ancora una volta, altre umiliazioni come quelle che vedono i cittadini di Amantea, in questi giorni, sgomenti nell’apprendere dai giornali che chi amministrava il Paese aveva occupato arbitrariamente un suolo demaniale per la costruzione abusiva di una struttura portuale. “Effettuata senza l’ottenimento della necessaria concessione”.
Non essendo, i cittadini, sufficientemente sgomenti, fieramente subiscono un’altra punizione: “…una situazione debitoria con il Demanio che ammonterebbe a circa 3 milioni di euro”. Un’ulteriore disastro economico e di immagine di questo nostro Paese che ancora una volta si sentirà obbligato ad ascoltare le menzogne del caso.
Cosa significherà tutto ciò, da un lato, per la natura e dignità dell’ambito “politico” e, dall’altro, per la natura e la dignità della verità e della sincerità?
A questo punto bisogna tirar le somme e prendere atto che è dell’essenza stessa del potere essere ingannevole!
E’ giunto il momento, amici cari, di prendere coscienza che qualsiasi potere, politico o economico che sia, ha sempre cercato, e continuerà a farlo, di legittimare e avvalorare i propri inganni proponendone una funzione benevola e orientata al Bene Pubblico.
Il neo eletto Sindaco a proposito del sequestro del porto parla pacatamente di “dilazione nel tempo della somma di 3 milioni di euro, che il Comune di Amantea dovrà saldare con l’Agenzia del Demanio”.
Tutto questo come se la sopracitata somma, frammentata in più rate, potesse scomparire in maniera definitiva, invece di dire la semplice verità su quei soldi.
Soldi che verranno sottratti al capitolato di bilancio in un momento così critico e disperato.
Gigino Adriano Pellegrini”