Amici lettori oggi vi voglio raccontare di una storia incredibile, di una sentenza della Corte d’Appello paradossale, davvero scioccante. Un uomo romeno senza fissa dimora che viveva insieme alla sua compagna sotto una tenda un giorno versò su di lei dell’alcool, le diede fuoco e la povera donna trasportata all’ospedale morì. Venne giudicato e condannato alla pena di 14 anni di carcere. In Appello gli viene ridotta la pena perché secondo il Giudice l’alcool che l’uomo ha usato era poco, soltanto mezza bottiglia. I fatti risalgono al settembre del 2014. Ma andiamo con ordine. Un romeno e la sua compagna, come abbiamo visto, vivono sotto una tenda. Scoppia un litigio tra i due e l’uomo versa sulla donna mezza bottiglia di alcool e poi le da fuoco provocandole la morte. Si fa la causa e il Giudice condanna l’uomo a 14 anni di carcere perché ha provocato la morte della compagna. Fu un omicidio volontario. In Appello, però, i Giudici ribaltano la sentenza, non solo riducono la pena inflittagli ma derubricano il reato a omicidio preterintenzionale. Ecco cosa scrive il giornale quotidiano “Il Tempo” di Roma: - La quantità di alcool usata per dar fuoco alla convivente era poca e dunque avvalorava l’ipotesi di una morte preterintenzionale-. Ad ucciderla non è stato il poco alcool versato, mezza bottiglia, ma la tuta acrilica indossata dalla donna. Il figlio della vittima e l’avvocato difensore hanno fatto ricorso in Cassazione. Stiamo diventando, amici, tutti matti e alcuni Magistrati sono semplicemente ridicoli. Non ha usato abbastanza alcool per uccidere, quindi l’imputato ha diritto ad uno sconto di pena. Evidentemente l’altra metà di alcool l’avrà bevuta l’imputato. Se le inventano tutte i nostri Giudici. La colpa non è dell’alcool versato e delle fiamme che hanno avvolto la povera donna, ma della tuta acrilica che indossava al momento dell’avvenuta aggressione. La colpa è tutta sua. Se avesse indossato una tuta di cotone non sarebbe morta bruciata viva. Bel ragionamento che hanno fatto i Giudici in Corte d’Appello. E se una ragazza in minigonna venisse stuprata la colpa sarebbe tutta sua perché non portava le mutandine e non indossava i pantaloni. Siamo all’assurdo. Chissà come avrebbero reagito quei Giudici se la stessa cosa fosse accaduta a un parente stretto.