Negli anni della crisi gli italiani hanno dovuto rispolverare il coraggio di fare impresa, e data la scarsità di lavoro dipendente, hanno innescato un vero boom di liberi professionisti legati a nuove tipologie di lavori. Stando ai dati di Confcommercio, negli ultimi anni è cresciuto del 51,6% l’esercito dei nuovi professionisti indipendenti, mentre fanno registrare segni positivi di incremento anche i liberi professionisti (+14,8%) e quelli iscritti agli ordini (+5,8%).
La tendenza, vista la difficoltà nel trovare occupazione da lavoro dipendente, è quella di crearsi una propria professione, e a salire alla ribalta sono figure regolamentate, ma che non hanno un ordine, come le guide turistiche, informatici, i wedding planner, amministratori di condominio, consulenti tributari, designer, grafici e i formatori. Cresce negli italiani la voglia e necessità di inventarsi un proprio lavoro indipendente per garantirsi un’occupazione e un reddito accettabile, e grazie alla continua crescita e possibilità che il web offre, sono diverse le nuove figure professionali ricercate da privati e aziende. Internet offre diverse soluzioni sia per chi cerca un primo reddito, sia per coloro che vogliono arrotondare lo stipendio e fare soldi da casa. Grazie alle risorse e indicazioni offerte da portali editoriali esperti del settore come Intraprendere.net è possibile trovare il modo per fare soldi da casa, o per avviare una nuova professione, attraverso una serie di utili idee e consigli che permettono di generare un reddito primario o secondario. Data entry, finanza e investimenti, vendita online, professioni digitali, sharing economy, abilità personali, questi sono solo alcuni dei campi in cui Intraprendere mette a disposizione guide e indicazioni su come iniziare a guadagnare online seriamente.
Tornando ai dati pubblicati da Confcommercio, a livello geografico, il boom di nuove libere professioni si registra principalmente nel Mezzogiorno, dove si è registrato un calo degli occupati di oltre mezzo milione, tra il 2009 e il 2015, a cui si contrappone un aumento dei professionisti indipendenti del 73%. La ricerca pone in evidenza come siano più di 1,3 milioni i liberi professionisti, pari al 6% dell’occupazione complessiva, con un reddito medio pro capite di 38mila euro. La maggioranza di essi è iscritta ad un albo professionale o ad un ordine (983mila), con un reddito pro capite di 45mila euro, mentre le nuove professioni arrivano a toccare quota 344mila con un reddito medio pro capite di 16.500 euro.
Per quanto concerne i redditi dei liberi professionisti, la ricerca Confcommercio segnala che nel periodo 2008/15 si è avuta una contrazione del 13%, con i non ordinistici che fanno segnare un calo maggiore (-23%). Dagli stessi dati emerge come siano coloro che operano nella consulenza gestionale e nei servizi informatici ad avere maggiori guadagni annui.
L’Italia si pone sempre di più come un paese in cui le partite IVA la fanno da padrone, ora però la nazione ha di fronte un compito importante, quello di valorizzare queste professionalità. Questo è possibile solo attraverso la risoluzione dei problemi legati all’accesso di burocrazia e fisco, due punti fondamentali che altrimenti continuerebbero a relegare tali figure lavorative ad un ruolo marginale nel mercato del lavoro.