Marzano Appio, il paese dei boschi e delle castagne, ha fatto dell’accoglienza dei migranti il suo vanto.
Fino a ieri. Quando un ragazzo del Gambia, ospite di un centro di permanenza temporanea, con sede nell’ex caserma dei carabinieri, è stato sorpreso in compagnia di un bambino di sei anni, del posto, in atteggiamenti compromettenti.
Ora è accusato di violenza sessuale ai danni di un minore e da ieri si trova rinchiuso nel carcere di Santa Maria Capua Vetere.
«E pensare che abbiamo ospitato questi giovani stranieri nelle nostre case», dicono i cittadini.
Visi duri, delusi, quelli degli abitanti di Marzano. E da due giorni, è un continuo guardarsi le spalle, in paese.
La violenza si è verificata mercoledì sera.
Il bambino è stato avvicinato dal ragazzo - ospite del centro di accoglienza gestito da una cooperatiiva - con il pretesto di recuperare un pallone con cui il piccolo stava giocando il piazza Mercato, davanti a una gelateria.
E proprio il titolare della gelateria, uscendo dal locale, ha trovato il piccolo in compagnia del ventenne. Il bambino stava palpeggiando il ragazzo nelle parti intime, spinto dalle sue mani.
Le urla del gestore della gelateria e della madre del bambino hanno attirato la piccola folla in piazza. Qualcuno ha telefonato ai carabinieri della locale stazione, altri hanno bloccato il ragazzo che, intanto, ha cercato di opporre resistenza.
Sul posto sono giunti i carabinieri della compagnia di Sessa Aurunca. Dopo una notte di interrogatori e verbali, il giovane gambiano è stato trasferito nel carcere di Santa Maria in isolamento.
Il fermo di polizia giudiziaria dovrà però essere convalidato dal giudice per le indagini preliminari del tribunale che, entro oggi, dovrebbe decidere.
«Ci troviamo di fronte a una situazione esplosiva», tuonano dai banchi dell’opposizione in consiglio comunale.
Il sindaco Eugenio Ferrucci ieri ha preferito non parlare.
«C’entrano poco i Comuni in questa logica dell’ospitalità», spiegano però dalla maggioranza.
«I tre alloggi forniti per l’accoglienza sono il frutto di contratti fra privati e cooperative».
Da ieri, piazza Mercato è vuota.
I bambini non sono scesi in strada per giocare al pallone, come ogni sera di primavera: «Qui adesso abbiamo paura», dicono i genitori
di Marilù Musto IlMattino.Caserta