Squilla il cellulare. “Pronto?”
“Sono Francesco Guzzo, detto Pelè, da Cleto. Sono passato sotto il ponte della Statale 18 dopo il semaforo di Campora SG e c’è la macchina dei Carabinieri. Sembra che abbiano investito un migrante. Fai subito!”
Cambio direzione e mi dirigo verso Campora .
Incontro il 118 diretto verso Paola. C’è solo l’autista. I medici sono dentro.
Arrivo sotto il ponte che collega con Via Campania.
Lascio l’auto dove non dà fastidio al traffico.
Prima del luogo dell’incidente un gruppo di migranti asiatici, indiani, pakistani e bengalesi.
Sono lavoratori agricoli che ritornano verso Amantea.
Abbiamo già scritto di loro.
Sono decine e decine che al mattino presto viaggiano verso Campora e la sera ne ritornano.
Sempre in bicicletta.
I punti difficili sono la galleria di Coreca, oggi vietata dall’Anas che ha deviato il traffico ciclistico sul vecchio tracciato della statale, proprio per evitare incidenti.
L’altro esattamente quello dove ci troviamo oggi.
Il breve tratto in salita che passa sotto il ponte anzidetto .
Non solo per la salita ma anche per la curva che copra i ciclisti alle auto che li seguono ed a quello che vediamo anche per le piante che crescono sul lato a monte e che sversano sulla carreggiata.
Il giovane investitore ha il CID in mano e chiede al datore di lavoro di aiutare a compilare la parte relativa al migrante.
Non ha nessuna colpa.
Subito dopo la curva scorge il migrante e per evitarlo piega a sinistra urtando un automezzo che viaggia nell’altra carreggiata.
Così fracassando lo specchietto( vedi foto)
Non riesce ad evitare un lieve urto alla bici
Si ferma soccorre il giovane migrante che lavora preso l’azienda agricola di M. R. e che è in possesso del permesso di soggiorno.
Per fortuna sembra che non si sia fatto molto male.
Sul posto i Carabinieri di Amantea guidati dal maresciallo Roberto Munafò che fanno gli accertamenti del caso.