Ancora una volta ci dobbiamo occupare di un atto di violenza commesso ai danni di un Professore avvenuto in una scuola di Roma e precisamente nell’Istituto Tecnico Industriale di Via Teano.
Il Professore, giovanissimo di appena 24 anni, è stato aggredito dal padre di un alunno quando ha saputo che il figlio era stato bocciato.
Apriti cielo!
Si è scagliato contro il Preside dell’Istituto e contro gli altri insegnanti presenti insultandoli pesantemente.
Il giovane Professore, alla sua prima esperienza lavorativa, è intervenuto prontamente cercando di difendere e proteggere il proprio dirigente scolastico.
A questo punto il padre del ragazzo bocciato ha sferrato un pugno in pieno volto all’insegnante facendolo cadere per terra.
L’aggressore, non ancora soddisfatto, ha continuato ad infierire sulla vittima con calci e pugni.
Sono state subito avvertite le forze dell’ordine ed è stata chiamata finanche un’ambulanza che ha portato il malcapitato Professore all’ospedale per essere visitato e medicato per le ferite riportate.
E’ stato ricoverato per un trauma cranico e per un principio di soffocamento.
Infatti nella colluttazione il padre del ragazzo bocciato oltre a calci e pugni ha cercato di strangolarlo.
Questo è l’ennesimo caso di violenza nelle scuole italiane e che purtroppo continuano a moltiplicarsi.
Sono lontani i tempi in cui le istituzioni e i maestri e i professori venivano da tutti rispettati e riveriti e i nostri genitori ci educavano a farlo.
Se a scuola si commetteva qualche marachella o si mancava di rispetto verso i maestri a casa erano botte e punizioni.
A Roma il Professore finisce all’ospedale perché un alunno è stato bocciato ( e i genitori sapevano che il figlio non andava bene a scuola perché durante l’anno scolastico erano stati varie volte informati), a Padova per un brutto voto, a Siracusa per aver rimproverato un alunno.
E potrei continuare a lungo, tanti sono i casi di violenza commessi ai danni dei maestri e dei professori colpevoli perché fanno il loro dovere.
Oggi,purtroppo, queste scene sono all’ordine del giorno, anche se non sempre così violente.
Così facendo, però, i genitori danno una visione distorta del mondo ai propri figli.