Sul fiume Savuto è ancora intatto un ponte romano.
Molti ponti della statale 18 ( che viaggiano verso il secolo di vita) sono ancora in piedi ed attivi.
Qualcuno come il famoso ponte azzurro sul Catocastro, però, è al limite.
Molti ponti degli ultimi anni sono crollati e, speriamo di no, potrebbero crollare.
Ieri sera un caro amico mi ha detto di avere sentito una dichiarazione di un giapponese il quale avrebbe parlato di una sostanziale differenza tra gli italiani ed i giapponesi, sostenendo che “ Voi italiani quando cade un ponte vi chiedete subito di chi è la colpa.
Da noi no! Da noi questa domanda se la fa la magistratura.”
E poi avrebbe aggiunto: “Noi, invece, ci chiediamo come fare ponti migliori per evitare che cadano”.
Noi no.
Da noi, in questa sciagurata Italia, nessuno ci dice se i ponti cadono perché sono progettati male od al limite delle tecniche costruttive, se cadono perché sono realizzati male, se cadono perché non sono collaudati bene, se cadono perché non vengono manutenzionati come si dovrebbe, se cadono perché sono troppo sollecitati da trasporti eccezionali, se cadono perché è il destino delle cose umane.
Eccovi Giannelli, come al solito eccezionale nella sintesi di questa nostra povera Italia.