Non è dato saperlo.
Certo che la sua intitolazione a San Francesco di Paola ( o di P-ola che dir si voglia) potrebbe voler significare la sua ( quella del Santo) invocazione perché resti intatto e soprattutto in piedi.
E’ vero che la precedente giunta Sabatino ha fatto eseguire controlli sulla sua stabilità e sulla sua sicurezza, ma i dati emersi dalle indagini sono rimasti secretati.
Noi umani, cioè, non sappiamo nulla.
Se dovesse cadere e, come è successo a Genova, scattasse una indagine penale, solo, allora, forse sapremmo tutta la verità.
Intanto dobbiamo accontentarci dei timori.
Di vedere il ferro del ponte in più parti arrugginito.
Di vedere l’abbassamento , più o meno millimetrico, della parte a sud del ponte.
Di assistere alle sue vibrazioni in particolare della parte centrale quando vi transita un autocarro.
Magari quello del gas o quello della spazzatura.
Certo che i problemi ci sarebbero anche soltanto se venisse chiuso al transito auto veicolare.
La strada verso Acquicella, infatti, è in condizioni vergognosamente precarie.
Sia per l’asfalto, in gran parte mancante, sia per la sicurezza del costone soprastante che in più parti si presenta fragile ed a rischio di crollo.
Se il Ponte Azzurro dovesse subire problemi gli abitanti a nord dello stesso si troverebbero nei guai.
Ma sia San Francesco sia l’amministrazione sono vigili ?
Forse si, forse no!