Violentata per mesi dal suo aguzzino, il suo spacciatore che l'ha segregata in casa e costretta in uno stato di schiavitù dal quale è stata libera l'altro giorno dalla polizia durante un blitz nell'appartamento di Ancona, un tugurio in cui la giovane era costretta a vivere come un animale in gabbia.
La vittima è una ragazza italiana di 22 anni.
A finire in galera con l'accusa di violenza sessuale aggravata e continuata e di cessione aggravata di sostanze stupefacenti un nigeriano di 37 anni.
Nei giorni scorsi, durante una perquisizione in un appartamento del capoluogo marchigiano, occupato da alcuni suoi connazionali, i poliziotti della Squadra Mobile di Ancona hanno trovato all'interno la ragazza in compagnia del fermato.
La giovane ha raccontato che per procurarsi lo stupefacente aveva subito da mesi violenze sessuali, almeno 10-15 volte, da parte dell'uomo.
Le analisi tossicologiche svolte sulla vittima dall'Unità di crisi dell'Ospedale Salesi di Ancona hanno dato esito positivo alla presenza di droghe nel corpo della vittima.
Il 37 enne è stato quindi fermato e la misura è stata convalidata dal Gip.
In un primo momento il nigeriano era stato arrestato solo per resistenza a pubblico ufficiale, lesioni (un poliziotto è stato morso a una mano dal pitbull e poi medicato in ospedale) e detenzione di stupefacenti.
Poi, dopo le rivelazioni choc della 22enne e i riscontri, è stato fermato anche per gli altri reati ai danni della ragazza.