Nessun TG pubblico o privato e nessun grande giornale sta ricordando agli italiani che dal 1 gennaio 2019 ben 1338 ex parlamentari si sono visti ridurre il vitalizio.
Uno per tutti il “povero” Paolo Cirino Pomicino il cui vitalizio sarebbe passato da circa 4500 euro, ridotte ora a circa 2500.
2500 euro sarebbe corrispondente quello che ha versato.
Parliamo di Paolo Cirino Pomicino perchè è stato uno dei più agguerriti avversari del taglio dei vitalizi, sostenendo che“Il vitalizio non è una pensione.
Ma quando fu introdotto negli anni Sessanta, i padri costituenti erano viventi e compresero che la libertà dei legislatori doveva essere garantita anche sul piano economico nel presente e nel futuro, senza arricchimenti ma con la dignità pari alla funzione svolta“.
Tuttavia Pomicino che non è tra i parlamentari che hanno fatto ricorso contro la delibera del presidente Fico che inserisce il ricalcolo degli assegni percepiti da tutti i parlamentari col metodo contributivo, non spiega che centra la libertà dei legislatori quando sono fuori dal parlamento e non sono più legislatori!
Ci chiediamo che tipo di reazione porranno in essere coloro che finora intoccabili ora diventano cittadini qualunque.