Amici oggi vi voglio raccontare una vicenda a dir poco incredibile e sensazionale accaduta ad un uomo di 74 anni di un piccolo paese della Provincia di Avellino.
Una storia inspiegabile alla quale neppure i medici sanno dare una risposta.
Ma ecco i fatti.
Mario Lo Conte, un signore in pensione, di 74 anni, dopo aver lavorato tanti anni in Svizzera facendo l’imbianchino e tanti altri lavoretti ritorna nel suo paese natale.
Non è sposato e vive insieme ai suoi fratelli e alle sue sorelle.
L’altro giorno è uscito di casa per fare la spesa quando si è sentito improvvisamente male.
Chiamata un’ambulanza del 118 è stato trasportato al pronto soccorso del vicino presidio ospedaliero Sant’Ottone Frangipane di Ariano Irpino.
Ricoverato all’ospedale i medici hanno subito constatato che per il malcapitato non c’era più nulla da fare e hanno suggerito ai parenti accorsi al suo capezzale di riportarlo a casa perché ormai era deceduto.
E così hanno fatto e nello stesso tempo hanno avvisato il sacerdote per dare l’ultima benedizione al defunto e per celebrare la Santa Messa il giorno successivo.
Hanno fatto confezionare le corone dei fiori e hanno avvisato pure una Agenzia di pompe funebri per la bara, per i manifesti da affiggere e per il loculo al cimitero.
Ma Mario non era morto, era ancora in vita.
Quella di Mario era una morte apparente.
Infatti ad un certo punto Mario si sveglia e i parenti, i conoscenti, gli amici che si erano radunati intorno alla salma per vegliarlo gridano al miracolo.
Mario, tra la sorpresa generale, non solo ha aperto gli occhi ed ha parlato, ma si è alzato finanche dal letto e ha detto a tutti che piangevano e si disperavano: - Ohè!
Cosa è tutto questo trambusto?
Non sono ancora morto.
Sono vivo-.
I parenti hanno dovuto subito disdire tutti i preparativi per il funerale.
Ora Mario si trova in un letto dell’ospedale di San Giovanni Rotondo e spera di guarire al più presto e tornare a casa tra l’amore dei suoi cari.