Oggi, amiche e amici carissimi di Tirreno News, vi voglio raccontare una storia che vale la pena leggere. E’ una storia triste e lieta allo stesso tempo, che fa piangere ma che fa pure gioire. E’ la storia di una bella ragazza di 26 anni, Caterina, portoghese, campionessa di canoa, morta cerebralmente il 26 dicembre dello scorso anno e che ora ha dato alla luce il suo bambino al quale è stato dato il nome di Salvador. Caterina era incinta di 12 settimane quando per un gravissimo attacco d’asma, patologia di cui soffriva sin da ragazzina, venne ricoverata presso l’ospedale de Santos Silva, ma poco dopo entra in coma. Non venne mai abbandonata dai suoi genitori, dal marito e dai medici ospedalieri i quali l’hanno collegata a un sostegno artificiale e sono riusciti a farle portare avanti la gravidanza. Alla 32esima settimana di gravidanza con parto cesareo hanno fatto nascere Salvador, peso Kg1,7, ma sano. Caterina, però, dopo aver dato alla luce il suo bambino, è morta. Una storia incredibile, amici. C’è una morte, ma c’è anche una nascita. C’è un lutto, ma anche una nuova vita. C’è una mamma che è morta ma per un grande amore ha fatto nascere il suo bambino che aveva in grembo, e c’è un bambino appena nato che crescerà, è vero, senza la presenza della mamma, ma sono sicuro che non mancherà mai l’affetto del padre che non ha mai lasciato sola la sua sposa durante questi lunghi mesi di dolore, pianto, impotenza. Ma con tanta fiducia in Dio, in quel Dio che atterra e suscita, che affanna e che consola. Come non si può celebrare oggi questo gesto bellissimo, coraggioso, struggente? Tutto finito? No. Tutto è ricominciato. Questa mamma con la sua morte ha permesso l’inizio di una nuova vita.