Giuseppe Sala sindaco di Milano è stato condannato a sei mesi reclusione,per fatti connessi ad Expo.
La sentenza è stata emessa dai giudici della decima sezione penale.
Sala è accusato di aver retrodatato due verbali con cui, nel maggio del 2012, sono stati sostituiti due componenti della commissione di gara per l'assegnazione del maxi appalto per la Piastra dei servizi dell'Esposizione Universale del 2015.
Lui si difende sostenendo che la sentenza«Non produrrà effetto sulla mia capacità di essere sindaco»
Immediata la difesa da parte del PD. Non da parte di Zingaretti ma da parte del il segretario regionale del Pd lombardo Vinicio Peluffo il quale sostiene che il sindaco di Milano «ha sempre operato nell'interesse pubblico, per amore di questa città. A lui Milano e i milanesi devono molto. Saremo al suo fianco nei prossimi anni di mandato».
Diverse e distanti le reazioni di Lega e M5s
Matteo Salvini interviene sulla questione, senza esultare per la condanna: “Non sono abituato a festeggiare le condanne altrui. Voglio leggermi gli atti. Da milanese sono orgoglioso di come è stato gestito Expo. Se c’è stato un errore verificheremo di che tipo di errore si tratta, però mentre a sinistra di solito festeggiano le sentenze contro Tizio e contro Caio, io da milanese non festeggio se il mio sindaco viene condannato”.
A chiedere un passo indietro, invece, il Movimento 5 stelle:“Sembra una lotteria, invece è la triste realtà. Ormai abbiamo perso il conto di tutti gli indagati e condannati del partito Democratico. L’ultimo, in ordine temporale, è Sala, importante esponente del Pd e renziano doc, condannato per falso ideologico a una pena di 6 mesi di reclusione (convertita in 45.000 euro di multa)”, si legge sulla pagina Facebook del Movimento.
Poi la domanda, diretta, al segretario dem: “Ancora una volta ci ritroviamo a fare la solita domanda al segretario del Pd Nicola Zingaretti: caccerai, o meno, dal tuo partito un condannato? E siccome immaginiamo già la (non) risposta di Zingaretti, facciamo notare a Sala che se vuole veramente bene ai milanesi dovrebbe mollare subito la sua poltrona.
Pochi giri di parole, in questi casi c’è solo una cosa da fare: dimettersi da sindaco di Milano. E dovrebbe farlo anche velocemente”.
Nel documento si legge ancora: “Il Pd tra indagati e condannati nelle ultime settimane ha superato ogni record. Ma Zingaretti tace.
Davvero imbarazzante, altro che rispetto delle regole, in casa Pd quello che conta è occupare i posti di comando.
Cambiano i segretari ma il Partito democratico rimane sempre lo stesso!
E domani chi sarà il ‘condannato del giorno nel Pd’?”, conclude il post.