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Manifestano contro la violenza sulle donne, ma poi insultano e attaccano altre donne

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goooL’altro giorno a Roma c’è stata una grande manifestazione contro la violenza sulle donne. Hanno sfilato alcune migliaia di persone soprattutto ragazzi e ragazze che indossavano maglie e foulard rosa. Sventolavano bandiere rosse e striscioni contro il nuovo Presidente del Consiglio democraticamente eletto dopo le elezioni politiche del 25 settembre scorso. Tre mi hanno maggiormente colpito: Meloni vattene; Fascista, sei la prima della lista; Ti rompiamo il cuore. Ma quali colpa può avere Giorgia Meloni se si è appena insediata a Palazzo Chigi? Il suo scranno è ancora freddo e forse, come si dice dalle mie parti, non ha fatto neppure la pipì nei gabinetti del Palazzo. Ma si deve protestare e bisogna trovare un colpevole e Giorgia Meloni è colpevole di aver vinto le elezioni e aver sconfitto coloro i quali per dieci anni occupavano abusivamente il Palazzo. Ancora non hanno digerito la cocente sconfitta e allora la invitano ad andare via perché quel posto per diritto divino spetta a loro. Non va via, allora ti uccideremo. Infatti in un cartellone c’era scritto proprio così:-Sei la prima della lista-. Siamo tornati indietro di diversi anni, agli anni di piombo, quando le Brigate Rosse uccidevano Carabinieri, Poliziotti, giornalisti, magistrati, politici. Ma cosa centra l’on. Meloni con il corteo di Roma e contro la violenza sulle donne? Non centre nulla. Manifestare in piazza è un loro diritto, però insultare e attaccare le persone non va bene e quei volgari striscioni li potevano evitare. E’ davvero preoccupante il clima d’odio verso il Presidente del Consiglio che si è appena insediato e che non ha nessuna colpa sulle violenze delle donne. Hanno voluto contestare la violenza contro le donne, ma poi hanno insultato e attaccato altre donne. Ma perché lo hanno fatto? Hanno invidia. La Meloni è arrivata in quel posto dove loro non sono arrivate e non arriveranno mai. Terminata la marcia sulle vie di Roma tutti a casa o a cena nei tipici ristoranti. E’ pur sempre un sabato italiano, anche sotto il regime fascista instaurato dalla destra reazionaria che ci governa e dal Presidente del Consiglio On. Meloni proveniente da quel MSI almirantiano fuori dell’arco costituzionale.

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