Questa settimana tutti i giornali italiani hanno messo in prima pagina la fotografia di una ragazza italiana, di Monza, insegnante, apparsa in un tribunale di Budapest, Ungheria, con le manette ai polsi e i lucchetti con catena ai piedi, per l’apertura del processo che la vede imputata per i fatti accaduti circa un anno fa. La ragazza italiana, Ilaria Salis, cognome di origine sardo, è accusata di aver aggredito due estremisti di destra e per questo grave reato (Arrassu sia!) si trova in carcere dal febbraio 2023 e rischia fino a 16 anni di galera. Quando io ho visto per la prima volta quell’immagine sono rimasto scioccato. Ma siamo in Europa nel 2024 o in uno sperduto villaggio africano del medio evo? No, sono immagini che provengono da un’aula giudiziaria di uno Stato dell’Unione Europea. A me interessa fino ad un certo punto se Ilaria abbia o non abbia commesso le aggressioni che le vengono contestate, se sia fascista, nazista, comunista, se sia di destra o di sinistra. Per me è stato orribile vedere una persona legata mani e piedi per reati non così gravi che le vengono contestati. E’ una terrorista? Ha ucciso? Ha commesso delle rapine? Ha assaltato furgoni postali? No. E allora perché venga trattata in quel modo così inumano? Non ho gradito, non ho apprezzato quello spettacolo indecente che sta facendo il giro del mondo e sta facendo discutere i nostri politici, i commentatori televisivi nei vari talk show. Cosa hanno scritto i giornalisti della carta stampata, cosa hanno detto i giornalisti televisivi? Ma dove si erano cacciati fino ad una settimana fa? Sono stati zitti, il caso di Ilaria Salis è stato completamente ignorato e nessuno si è indignato. Solo ora ha sollevato un polverone di polemiche. Solo ora, dopo mesi di totale assenza e distrazione, qualcosa si sta muovendo. Il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha telefonato al Presidente dell’Ungheria Orban. Il Ministro Nordio ha incontrato il papà di Ilaria. Il Ministro degli Esteri Tajani ha chiesto una misura detentiva diversa dal carcere. Il caso di Ilaria dopo aver visto quelle terribili immagini in televisione è diventato all’improvviso centro della discussione politica dopo essere passato sotto colpevole silenzio di tutti per quasi un anno. Ilaria Salis va difesa e il governo dovrebbe muoversi per garantirle un giusto processo. Però, per favore, non facciamo di questa fanciulla una santa. I suoi comportamenti in Italia e all’estero sono legittimamente criticabili. Condanniamo il suo trattamento nell’aula del tribunale e in carcere. Trattata come una bestia, forse anche peggio, con cimici e topi nella cella. Ora la sua storia la conoscono tutti ed è pure diventata un caso politico. Ha invaso finanche i social, e ti pareva?, con un’ondata di odio, minacce e insulti.