Pochissimi giorni fa, dando la notizia della carcassa di un delfino trovata in località Lampetia di Cetraro e ricordando quella di pochi giorni prima sulla spiaggia di Scilla, precisando che i due animali non mostravano ferite, ipotizzavamo la stranezza di tali morti e chiedevamo a chi di dovere di “ chiarire le ragioni di questa strana moria”.
Oggi scopriamo di avere visto bene. Ripetiamo, non siamo indovini, ma conosciamo il mondo del mare tanto da poter dare un allarme.
Ed infatti è il Ministero dell’ambiente che segnala già 45 delfini morti dall’inizio del’anno contro i 4 soliti in un anno ( ben 15 nella sola Toscana). Solo ieri due le carcasse una a Terracina ed una a Sperlonga. Una delle carcasse e' stata analizzata nei laboratori dell'Izslt di Roma Ciampino dal professor Mazzariol e dai suoi esperti.
Ma le indagini e le ricerche continueranno intensamente.
La causa piu' probabile potrebbe essere di natura infettiva (in numerose carcasse e' stata rinvenuta traccia di un batterio, photobacterium damselae, che puo' portare a sindrome emolitica e lesioni ulcerative).
I ricercatori dell’ Università di Pavia, dell’Università di Padova, le Asl, gli Istituti Zooprofilattici e l’Arpat nelle prossime settimane i ricercatori approfondiranno l'eventuale presenza di virus e l'eventuale fioritura di alghe anomale.