Meno male che c’è Guariniello!
E meno male che ci sono le riviste specializzate nella difesa dei consumatori da cui la segnalazione che ha dato avvio all’inchiesta del Pretore Guariniello che la ha affidata ai NAS.
Ed i Nas di Torino hanno effettuato prelievi delle principali marche vendute in Italia
I campionamenti sono stati fatti nei laboratori dell’Agenzia delle dogane, uno degli enti più autorevoli e affidabili per l’analisi dell’olio di oliva.
Al termine delle verifiche, i risultati delle marche esaminate sarebbero risultati al di sotto dei valori definiti dall’Unione europea come necessari per dichiarare un olio «extra vergine».
Insomma alcune prestigiose ditte vendevano come "extravergine" olio d'oliva che in realtà era di "categoria 2", cioè meno pregiato e costoso di quello della più alta qualità.
Queste le sette importanti aziende produttrici italiane accusate di frode in commercio:
Antica Badia.
Bertolli,
Carapelli,
Coricelli ,
Primadonna,
Sasso,
Santa Sabina.
Gli oli venivano prodotti in Abruzzo, Liguria e Toscana.
E stato informato il ministero delle Politiche Agricole.
Non dimentichiamo che l’ Italia con una media di 464mila tonnellate all'anno, due terzi dei quali extravergine, è il secondo produttore al mondo Olio d'oliva.