Il bambino di 14 mesi è ricoverato all'ospedale Meyer.
Le sue condizioni sono serie, ma la sua vita non è a rischio.
Ha un'intossicazione alimentare e una sindrome emolitico-uremica provocata da Escherichia coli.
Il piccolo, probabilmente, ha mangiato un formaggio a pasta molle contaminato, di origine romena.
Le ispezioni effettuate dall'Asl hanno chiarito che il bimbo aveva consumato formaggi della ditta SC Bradet s.r. l., che già dal il 9 marzo aveva iniziato a ritirare alcuni formaggi proprio a causa della presenza del batterio.
Si invita chiunque sia in possesso di prodotti a base di latte della ditta SC Bradet s.r. l. a non consumarli e riconsegnarli al più presto all'esercizio dove sono stati acquistati".
Secondo Coldiretti lo scorso anno sono raddoppiati gli arrivi in Italia di formaggi dalla Romania, giunti a quota 1,6 milioni di chilogrammi di prodotto, toccando un record storico. L'associazione di categoria chiede "che venga resa immediatamente obbligatoria l'indicazione di origine in etichetta di tutti i formaggi, ma anche l'indicazione delle loro caratteristiche specifiche a partire dai sottoprodotti. Non è un caso che l'89% dei consumatori ritiene che la mancanza di etichettatura di origine possa essere ingannevole per i prodotti lattiero caseari, secondo la consultazione pubblica on line sull'etichettatura dei prodotti agroalimentari condotta dal ministero delle Politiche Agricole che ha coinvolto 26.547 partecipanti".
La sindrome emolitico-uremica provocata da Escherichia coli O26:H11 colpisce in maniera seria i bambini mentre ha una sintomatologia più lieve e prevalentemente intestinale sugli adulti