Da domani mattina sarà possibile fare domanda per ottenere il reddito di inclusione.
Basta andare al comune.
Sul web abbiamo trovato la foto di (ImagoE) nella quale si notano Giuliano Poletti e Tito Boeri sorridenti.
Onestamente non capisco come facciano.
Tanto più stando davanti al cartellone del REI, cioè del reddito di inclusione che a noi sembra lo specchi della gravità della situazione italiana che tutti fanno finta di non vedere.
Di cosa parliamo?
Ecco spiegato:
A chi spetta ?
Il Rei viene riconosciuto ai nuclei familiari che hanno un Isee non superiore a 6.000 euro e un valore del patrimonio immobiliare, diverso dalla casa di abitazione, non superiore a 20.000 euro.
Chi può fare domanda?.
Per accedere al Rei serve essere cittadino comunitario o extracomunitario con permesso di lungo soggiorno, ma bisogna anche avere residenza in via continuativa in Italia da almeno due anni al momento di presentazione della domanda.
E' uno strumento nuovo, per questo inizialmente si partirà dalle famiglie che hanno almeno un minore, o una donna in stato di gravidanza accertata (ma il Rei potrà in questo caso essere chiesto non prima di quattro mesi dalla data di parto presunta), o disabili o persone over 55 disoccupate.
Quanto si può avere?
Il sussidio arriva al massimo a 187,5 euro per una persona sola, mentre il tetto complessivo è di 485 euro per un nucleo di 5 o più persone.
Quanto dura?
Può durare al massimo 18 mesi e viene corrisposto per 12 mensilità.
Può essere richiesto dopo i 12 mesi?
SI, ma devono trascorrere almeno 6 mesi dall'ultima erogazione prima di poterlo richiedere di nuovo (per un massimo di altri 12 mesi).
Il tetto è legato a quello dell'assegno sociale per gli over 65 senza reddito.
Come avviene il pagamento?
Il "beneficio", come viene denominato il Rei, sarà versato mensilmente su una Carta di pagamento elettronica (Carta Rei), in sostanza simile a una prepagata.
Come può essere usata?
La Carta potrà essere usata, per acquisti ma la metà dell'importo, anche per fare prelievi di contanti.
A chi è diretto?
Per accedere al Rei serve essere cittadino comunitario o extracomunitario con permesso di lungo soggiorno, ma bisogna anche avere residenza in via continuativa in Italia da almeno due anni al momento di presentazione della domanda.
E' uno strumento nuovo, per questo inizialmente si partirà dalle famiglie che hanno almeno un minore, o una donna in stato di gravidanza accertata (ma il Rei potrà in questo caso essere chiesto non prima di quattro mesi dalla data di parto presunta), o disabili o persone over 55 disoccupate.
Cosa fa ridere?
Leggiamo che il sussidio sarà affiancato da un progetto personalizzato per l'uscita dallo stato di bisogno.
Per questo si concentrerà sull'occupabilità della persona che lo richiede, analizzando nel complesso la sua situazione e attivando un "progetto personalizzato".
Infatti qualora i componenti della famiglia non dovessero rispondere alle convocazioni inerenti al progetto, il sussidio verrà decurtato o addirittura sospeso.
Temiamo che gli italiani che avranno i REI saranno pochi!