Nonostante la crisi economica che ancora oggi imperversa inesorabilmente nel nostro Bel Paese, sono molte le giovani coppie in procinto di sposarsi, interessati interessate all’acquisto della prima casa. Ma è conveniente o no acquistare una casa con i tempi che corrono? Facciamo un po’ di chiarezza al riguardo.
L’acquisto di una casa è sempre una scelta importante per ovvie ragioni, tuttavia per chi è interessato a questo argomento, si rivela di vitale importanza conoscere le agevolazioni fiscali che consentono di risparmiare qualche bel soldino. È altresì importante sapere in quali casi si perdono le agevolazioni fiscali e come bisogna muoversi in modo tale da evitare di pagare delle sanzioni piuttosto salate.
Per poter accedere alle agevolazioni della prima casa dunque, l’acquirente deve dichiarare nell’atto di compravendita il possesso eventuale, di altri immobili. Nello specifico, il compratore non deve possedere:
- altra abitazione - in via esclusiva o in comunione con il coniuge - ubicata nello stesso Comune in cui è presente l’immobile che si vuole comperare con le agevolazioni prima casa
- altra abitazione acquistata su tutto il territorio nazionale con i benefici prima casa
Altri requisiti che bisogna possedere riguardano l’abitazione in sè. In particolar modo, è cosa nota a tutti che le agevolazioni sono riconosciute solo ed esclusivamente per abitazioni non di lusso. Quindi a tal riguardo sono escluse dagli sgravi fiscali le seguenti strutture:
- abitazioni di tipo signorile
- ville
- castelli e palazzi caratterizzati da elementi storici e artistici
Ovviamente l’immobile per cui si decide di applicare il beneficio, deve essere posizionato nel Comune di residenza del compratore.
In linea generale, questi sono i requisiti che occorre possedere. Tuttavia bisogna fare un’altra considerazione, ovvero: ci sono alcuni fattori che potrebbero far decadere gli sgravi fiscali. Ebbene si, ecco qui di seguito alcuni elementi che possono portare alla perdita delle agevolazioni:
- false dichiarazioni nell’atto di compravendita.
- il mancato cambio di residenza.
Qualora l’acquirente si trovi in un altro comune diverso dalla residenza in cui è ubicata la prima casa, ciò comporta il decadimento delle agevolazioni fiscali. Infatti la legge a tal proposito parla chiaro: bisogna stabilire entro un determinato lasso di tempo, più specificatamente entro 18 mesi dall’acquisto della prima casa, il cambio di residenza all’interno del Comune in cui si effettua lo stesso.
Infine si può perdere il beneficio anche nel caso in cui nell’arco dei primi 5 anni di acquisto della casa, si venda a terze parti l’immobile. Anche nell’ipotesi di una donazione, si determina la decadenza dell’immobile.
Se ciò avviene l’acquirente dovrà:
- versare le imposte risparmiate
- versare gli interessi
- pagare una sanzione pari al 30% dell’imposta
Se invece si comunica alle Agenzie delle Entrate la perdita dei requisiti, è possibile che l’acquirente paghi in misura ridotta quanto citato precedentemente, per ravvedimento operoso. Una volta presa visione di questi requisiti non resta che rivolgersi ad un’ agenzia immobiliare per la scelta del proprio locale abitativo.