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Redazione TirrenoNews

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Sullo scranno della maggioranza davanti al posto che fu di Franco Chilelli, una rosa rossa.

E’ l’omaggio silenzioso della intera città.

E tra il pubblico, seduto in prima fila, il subentrante Adelmo Mannarino, appositamente invitato dalla presidente del consiglio Linda Morelli per la formalità del subentro.

Arriva il voto unanime del consiglio.

Mannarino si alza e si accomoda nel primo banco disponibile.

In tanti gli porgono il saluto di benvenuto preceduto da tanti pensieri diretti al consigliere Chilelli portato via da una grave malattia che lo ha tolto alla sua famiglia, agli amici, alla città intera.

Prende parola Adelmo che legge poche sentite righe:

“Signor Presidente, Colleghi Consiglieri, non nascondo la mia emozione dovuta alla mia giovane età politica, e, soprattutto, al fatto che per la prima volta parlo in un civico consesso.

In questo particolare momento non posso non ricordare l’amico Franco Chilelli con il quale avrei voluto condividere, fianco a fianco, questa importante esperienza.

Alla sua memoria voglio dedicare tutto il tempo che trascorrerò in consiglio comunale; sarà molto difficile ripercorrere le sue orme, ma farò del mio meglio.

Sono ben consapevole della complessità di problemi che dovrò affrontare con voi

Ecco signor presidente, cari colleghi, mi presento voi con l‘umiltà di chi si affaccia per la prima volta a far parte di una amministrazione comunale di una importante cittadina come è Amantea, con la consapevolezza di apprendere molto.

Vi ringrazio tutti”

Un dramma della solitudine o della depressione? Non è dato ancora sapere.

Quello che è certo è che la figlia quarantacinquenne una volta arrestata in quasi flagranza di tentato omicidio” ha chiesto spontaneamente di essere tradotta in una casa di cura o presso una Casa Circondariale al fine di ottenere le necessarie cure mediche”

Siamo a Serra d’Aiello il paese dell’Istituto Papa Giovanni XXIII, dove la signora C.G.M. lavorava fino alla sua chiusura e dal cui lavoro trovava reddito , sicurezza e dignità

Alla base del dramma, forse, anche questo. Difficile, infatti, allevare due figli senza la sicurezza di un reddito e dovendo assistere l’anziano genitore che aveva l’unico reddito di tutta la famiglia.

Che cosa sia poi successo è solo ipotizzabile .

L’unica certezza discende dalle dichiarazioni del fratello C.G.S che ha riportato le parole della sorella “ mi sono litigato con papà perché non voleva mangiare”.

Un giustificazione incredibile tanto più per un evento che riguardava un ottantenne da poco rientrato da una lungodegenza in ospedale

Come incredibile sono le modalità del tentato parricidio.

La signora CGM ha colpito il padre alla testa con una chiave inglese “quella per stringere i bulloni”.

Il povero ottantenne CGS presentava” trauma cranico contusivo con multiple ferite lacero contuse da colpi contundenti. Contusioni multiple al volto con ferite lacero contuse. Segni di strangolamento contusioni ed escoriazioni multiple”.

Un raptus continuato fino a quando la figlia non rivolgeva la sua furia alla casa.

Poi lasciava il padre sanguinante sul letto , chiudeva la porta, vi poggiava un cassone per impedire ad alcuno di entrare in casa e si sedeva al tavolo.

Eppure secondo la guardia medica la signora era sì in cura per una forma di depressione ma non risultava affetta da patologie mentali

Pur tuttavia sembra che ella fosse stata visitata al centro di igiene mentale di Amantea.

Per fortuna il fratello CGF si era recato presso l’abitazione del padre ed era riuscito ad entrare in casa prendendo a spallate la porta , trovando la sorella con gli abiti macchiati di sangue, il padre sul letto e vicino una pozza di sangue.

Da qui la chiamata dei Carabinieri della lontana caserma di Aiello calabro ( Campora SG sarebbe più vicino ma non ha alcun presidio di forze dell’ordine)

Giungeva più rapidamente il 118 che provvedeva a dare il primo soccorso al povero ottantenne e provvedeva successivamente a trasporto preso il vicino nosocomio di Paola .

Ma le condizioni dell’anziano genitore hanno imposto il suo trasporto nel più attrezzato ospedale di Cosenza.

La quasi flagranza del reato, le macchie di sangue, la presenza dei mezzi di offesa hanno imposto ai Carabinieri di Aiello Calabro di procedere all’arresto della signora

Sul posto sono intervenuti i sanitari della Guardia medica che hanno ritenuto per la signora CGM e con il suo consenso il ricovero presso una struttura psichiatrica presso l’ospedale di Corigliano calabro.

Il consigliere di Minoranza, tenuto conto della avvenuta convocazione del Consiglio Comunale per il 23/05/2015 ore 18, scrive al Sindaco del Comune di Belmonte Calabro, al Segretario Comunale, al Responsabile di Ragioneria chiedendo tutti i documenti necessari per la approvazione del Rendiconto di gestione dell’anno 2014. Ecco cosa scrive: “Il sottoscritto Giancarlo Pellegrino, consigliere di minoranza del Comune di Belmonte Calabro, evidenzia, quanto già di Vostra conoscenza, che il Rendiconto della gestione o Bilancio Consuntivo per l’anno 2014 è deliberato dall’organo consiliare entro il 30 aprile dell’anno successivo (art. 227, comma 2 TUEL), così come modificato dal D.L.174/2012. Ai sensi dell’art. 2-bis “in caso di mancata approvazione del rendiconto di gestione entro il termine del 30 aprile dell’anno successivo, si applica la procedura prevista dal comma 2 dell’articolo 141. (comma introdotto dall’art. 3, comma 1, lettera l), legge n. 213 del 2012)”.

Inoltre, ai fini dell’approvazione, l’articolo 227 del Tuel prevede che la proposta di deliberazione del rendiconto, approvata dalla giunta comunale, completa di tutti gli allegati, della relazione dell’organo esecutivo prevista dall’articolo 151 del Tuel e della relazione dell’organo di revisione economico e finanziario, redatta ai sensi del successivo articolo 239, deve essere messa a disposizione dei componenti dell’organo consiliare prima dell’inizio della sessione consiliare in cui viene esaminato, entro un termine non inferiore a 20 giorni, stabilito dal regolamento di contabilità. Il rispetto di questo termine è di estrema importanza e impone al regolamento di contabilità di definire in modo adeguato i tempi e le procedure per evitare eventuali eccezioni in sede di esame della proposta deliberativa di approvazione. Ad ogni modo, il rendiconto è approvato dal consiglio dell’ente con le modalità stabilite dai regolamenti consiliari e di contabilità.

È appena il caso di evidenziare che questo termine, così come per la sessione del bilancio preventivo, non è stato mai rispettato durante questa consiliatura (sic!)

In data 06/05/2015 allo scrivente consigliere è stata consegnata documentazione inerente alla sessione di bilancio con i seguenti allegati: Conto del Bilancio 2014, la tabella dei parametri di riscontro della situazione di deficitarietà strutturale, la Relazione dell’organo esecutivo al rendiconto della gestione.

In considerazione di tutto quanto sopra evidenziato, si indicano i documenti fondamentali da consegnare allo scrivente per avviare una consapevole analisi del bilancio Consuntivo 2014: conto del patrimonio; Peg;

corredati dai seguenti allegati, non presenti nella documentazione messa a disposizione, disposti dalla legge e necessari per il controllo e la discussione : elenco dei residui attivi e passivi distinti per anno di provenienza (art. 227/TUEL, c. 5); delibera dell’organo consiliare riguardante la ricognizione sullo stato di attuazione dei programmi e dei progetti e di verifica della salvaguardia degli equilibri di bilancio ai sensi dell’art. 193 del TUEL; conto del tesoriere (art. 226/TUEL); conto degli agenti contabili interni ed esterni (art. 233/TUEL); prospetto dei dati Siope e delle disponibilità liquide di cui all’art.77 quater, comma 11 del D.L.112/08 e D.M. 23/12/2009; tabella dei parametri gestionali (art. 228/TUEL, c. 5); inventario generale (art. 230/TUEL, c. 7); il prospetto di conciliazione; nota informativa contenente la verifica dei crediti e dei debiti reciproci tra ente locale e società partecipate (art.6 D.L.95/2012, c. 4); elenco dei crediti inesigibili stralciati dalle scritture finanziarie; prospetto spese di rappresentanza anno 2014 (art.16, D.L. 138/2011, c. 26, e D.M. 23/1/2012); conto economico esercizio 2013 del servizio raccolta, trasporto e smaltimento rifiuti ; ultimi bilanci di esercizio approvati degli organismi partecipati; certificazione rispetto obiettivi anno 2014 del patto di stabilità interno; relazione trasmessa alla Sezione di Controllo della Corte dei Conti degli effetti del piano triennale di contenimento delle spese (art.2, Legge 244/07, commi da 594 a 599); attestazione, rilasciata dai responsabili dei servizi, dell’insussistenza alla chiusura dell’esercizio di debiti fuori bilancio; Relazione del Revisore.

Resto in attesa di un pronto riscontro. Il Consigliere Giancarlo Pellegrino

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