Redazione TirrenoNews
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Aveva il sorriso sempre pronto. Per tutti.
Ed insieme sempre un momento di attenzione ed una buona parola. Per tutti.
Amava fare politica perché così riusciva a dare attenzione a chi ne aveva bisogno.
Non l’ho quasi mai sentito o visto chiedere qualcosa per sè, ma sempre per gli altri.
Ma questa sua signorilità, questa sua bontà non gli è bastata perché dall’alto “qualcuno” lo aiutasse a stare insieme ai suoi cari , ai suoi amici.
Ma forse siamo noi a non capire le ragioni della vita e della morte!
Né sono bastate le nostre preghiere, forse poche!
Ora tutti lo piangiamo.
Anche coloro che avrebbero potuto soddisfare il suo unico desiderio, la sua unica richiesta , quella di diventare consigliere provinciale.
Desiderio non da tutti soddisfatto.
Anche “loro” andranno a porgere le “doverose” condoglianze. E faranno finta di essere affranti.
Speriamo almeno che si siano pentiti.
Ed insieme , forse, andranno coloro che lo hanno omaggiato dei proiettili, evento questo che almeno temporalmente sembra aver dato la stura al triste epilogo della sua esistenza.
Ai suoi cari il nostro sincero cordoglio nella consapevolezza della grande perdita che hanno avuto e che nessuna condoglianza potrà colmare, e nella certezza che Franco avrà almeno in cielo quanto in terra non è riuscito ad avere.
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Amantea: 10 persone intimate di "rimozione del pericolo a tutela della pubblica incolumita'"
Martedì, 21 Aprile 2015 15:16 Pubblicato in Comunicati - Sport - GiudiziariaNon sbagliavamo quando parlavamo di Amantea che cade.
Era vero ed è ancora più vero oggi.
Cade il castello, la torre civica, la stessa roccia del castello, la chiesetta di San Giuseppe, il collegio dei gesuiti, mezza Catocastro (chiusa in ben 4 punti), le Case sciullate, la Casa della carità, la salita di San Pantaleo, la vecchia Traianea, la ss 18 ( ora strada nova), la ex strada per San Pietro in Amantea, la collina di Coreca, la strada per Serra d’Aiello.
E potremmo continuare a lungo.
Ed oggi il sindaco è costretta ad intimare a 10 persone ( una giuridica) di mettere in sicurezza, a propria cura e spese, un loro immobile rimuovendo tutte le parti pericolanti ( cornicioni, intonaci, canalette, infissi) con avvertenza che in caso di inottemperanza si provvederà d’ufficio con spese da addebitarsi al proprietario “ e si darà avviso alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Paola per la trasmissione della notizia di reato all’Autorità Giudiziaria. ( cosa avranno voluto dire ??????????????????????????????)
Si tratta dell’immobile in via Margherita di proprietà dei sigg : Abbate Mario Raul, Abbate Antonio, Pantusa Grazia Maria, Samà Luca, Samà Claudio, Samà Benedetto, Samà Carlo, Porco Silvana, Massali Giovanni, Massali Giovanni & c.
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Fallimento ‘Calabria Ora’, chiesto il processo per Citrigno e Aquino + 3
Martedì, 21 Aprile 2015 14:16 Pubblicato in CosenzaChiesto il rinvio a giudizio per gli imprenditori cosentini Piero Citrigno, 63 anni e Fausto Aquino, 59 anni e tre amministratori delle società, riconducibili, secondo l'accusa, allo stesso Citrigno, e dichiarate fallite: Tommaso Funari, di Cosenza, 57 anni, Rosanna Grillo, di Squillace, 57 anni e Massimo Zimbo, di Cosenza, 46 anni.
Secondo la Procura di Cosenza i cinque, a vario titolo e con varie modalità, avrebbero distratto illecitamente fondi dalla disponibilità delle società fallite, danneggiando in questo modo i creditori tra cui diversi giornalisti del quotidiano "Calabria Ora", pubblicato dalle società editoriali "Cooperativa editoriale calabrese" e "Paese Sera editoriale" che sono fallite rispettivamente fallite nel 2012 e nel 2013.
Questa è la richiesta avanzata dalla Procura di Cosenza, guidata da Dario Granieri, al Gip del tribunale bruzio.
La indagine è seguita dai magistrati Cava, Cozzolino e Donato.
L’inchiesta, condotta dalla guardia di finanza, avrebbe accertato l’illecita distrazione di fondi da società
Ora la parola passa al giudice per l'udienza preliminare di Cosenza che dovrà fissare la prima udienza, così decidendo sulla richiesta di rinvio a giudizio.
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