
Se c’è un parametro che, oggi più che mai, indica, in modo tangibile, il possibile o probabile successo od insuccesso dei politici ad ogni livello territoriale ( comuni, province, regioni, stato), sicuramente è quello della reazione che il popolo elettore ha avuto di fronte alla auto-esaltazione dei risultati raggiunti.
Ne ha parlato il presidente emerito Giorgio Napolitano, nella veste di presidente del Senato, nel suo intervento a palazzo Madama che ha aperto la legislatura, in un passaggio sottolineato dall'applauso dell'Aula.
Il passaggio più straordinario è quello in cui ricorda che i comportamenti elettorali «hanno mostrato quanto poco avesse convinto l'auto-esaltazione dei risultati ottenuti negli ultimi anni da governi e da partiti di maggioranza»
In sostanza ha proseguito aggiungendo che «Ha contato molto il fatto che i cittadini abbiano sentito i partiti tradizionali lontani e chiusi rispetto alle sofferte vicende personali di tanti e a diffusi sentimenti di insicurezza e di allarme».
Ed è per questo, ha concluso, che «Sulla scena politica nazionale il voto del 4 marzo ha determinato un netto spartiacque, a inequivocabile vantaggio dei movimenti e delle coalizioni che hanno compiuto un balzo in avanti clamoroso nel consenso degli elettori e che quindi di fatto sono oggi candidati a governare il paese»
Ed infatti è proprio per questo che «Il partito che nella scorsa legislatura aveva guidato tre governi ha subìto una drastica sconfitta ed è stato respinto all'opposizione».
Il problema è che Napolitano ha indicato la luna ma la gente a cui è antipatico( o che lo ritiene responsabile di tanti errori fatti in passato) e sono tanti, invece di guardare la luna gli ha guardato il dito.
La verità è che Napolitano ha parlato a tutti gli italiani
E soprattutto a quelli che si sono venduti al potere da chiunque espresso.
Dovunque detenuto.
Ha parlato ai governatori delle regioni.
Ai presidenti delle province .
Ai sindaci.
Dicendo loro: Non vi illudete che con la stampa di regime ( del tipo Minculpop) e con l’auto esaltazione riuscirete ad acquisire consensi. Al massimo potrete comprare o mantenere i Lanzichenecchi ma non vincere le battaglie e tantomeno le guerre! E comunque le armate mercenarie metteranno tutto a ferro e fuoco e lasceranno di voi una immagine ben diversa da quella che avreste voluto diffondere. Ed è certo che chi vi subentrerà potrà non avere remore a sputtanarvi. Glielo chiedono gli elettori stanchi, affamati ed incazzati!
Ecco perché al di là delle ragioni reali che hanno fatto cambiare opinione a Napolitano è bene guardare alla luna non al dito!
Presidente del Senato una donna
Fumata bianca alla Camera dei Deputati e al Senato della Repubblica.
Sono stati eletti il secondo giorno e al terzo scrutinio alla Camera e al quarto al Senato i rispettivi Presidenti.
Alla Camera è stato eletto un esponente del Movimento 5 Stelle, mentre al Senato un esponente di Forza Italia.
Roberto Fico e Maria Elisabetta Alberti Casellati sono i due nuovi Presidenti che sostituiscono la Boldrini e Grasso e così può incominciare per davvero la XVIII Legislatura Repubblicana.
Fico è un esponente storico e di spicco grillino che ha ricoperto la carica di Presidente della Commissione di Vigilanza RAI, mentre la Casellati è iscritta a Forza Italia sin dal 1994 e ha ricoperto la carica di Sottosegretario nei Governi Berlusconi e proviene dalla Magistratura.
Cari amici, una casella vuota finalmente è stata riempita.
Una donna non aveva mai ricoperto la carica di Presidente del Senato.
Questa volta una donna di spicco, fedele a Berlusconi sin dalla prima ora e che mai lo ha tradito,ce l’ha fatta.
La Casellati è la prima donna in Italia a ricoprire una così importante e delicata carica istituzionale.
Finalmente ed era ora una donna illustre e preparata che ricopre il ruolo di seconda carica dello Stato Italiano.
In caso di necessità sarà lei a sostituire il Presidente della Repubblica On. Mattarella.
Mancano ancora, però, altri importanti traguardi da raggiungere.
Ancora in Italia non abbiamo avuto una donna che ha ricoperto la carica di Presidente del Consiglio e di Presidente della Repubblica.
Le donne, oggi però, dovrebbero essere orgogliose.
Un altro ritratto di una donna verrà aggiunto a quelli che si trovano in una stanza di Montecitorio inaugurata dall’ex Presidente On. Boldrini.
Il suo ritratto sarà accanto a quello della maestra Ines Nervi in Carratelli, eletta Sindaco nel lontano 1946 in San Pietro in Amantea, una delle prime donne in Italia che ha ricoperto con onore una carica istituzionale.
Ed ora On. Deputati e Senatori al lavoro.
Mettete da parte tutte le polemiche, le recriminazioni, le chiacchiere, le diatribe, gli odi, i rancori, le calunnie.
La campagna elettorale è finita.
E’ incominciata una nuova Legislatura.
Voltate pagina.
Un galantuomo è stato eletto alla Camera, una gentildonna al Senato.
Tutte e due, sono sicuro sapranno restituire prestigio alle due massime istituzioni della Repubblica.
Ed ora un nuovo Presidente del Consiglio con inciucio o senza inciucio.
E se venisse eletta una donna?
Che bello!
Il popolo italiano che ha votato democraticamente e liberamente il 4 marzo scorso esige, pretende un vero cambiamento della politica italiana.
Francesco Gagliardi
Roma. Aveva ordinato una bottiglia di birra, da sorseggiare durante una partita alle slot machine all'interno di un bar del quartiere Prenestino, a Roma, ma, dopo aver perso tutto e aver ricevuto dal titolare del negozio la richiesta di saldare quanto aveva consumato, si è prima rifiutato di pagare e poi ha preteso la restituzione dei soldi persi al video-poker, minacciando di spaccargli tutto il locale.
Per questo è finito in manette un 40enne di nazionalità moldava, già conosciuto alle forze dell'ordine, con l'accusa di tentata estorsione.
È successo la scorsa notte, quando la vittima, il titolare di un bar di via Ludovico Pavoni, ha chiesto al 40enne di pagare la birra consumata.
La richiesta ha fatto infuriare ulteriormente l'uomo che, dopo aver minacciato di danneggiare l'intero locale, ha tentato di scassinare lo sportello del vano monete del videogioco, nel tentativo di riprendersi la somma persa, a suo dire 500 euro.
I Carabinieri della Stazione Roma Cinecittà, allertati dal titolare, sono intervenuti tempestivamente, e hanno bloccato il 40enne, mentre armeggiava sulla serratura dello sportellino con una pinza metallica.
L'arrestato è stato trattenuto in caserma in attesa di essere sottoposto al rito direttissimo.Da il Messaggero